Un nuovo scontro tra politici coneglianesi è esploso nei giorni scorsi su Facebook, da tempo campo di battaglia prediletto per diatribe personali che riguardano più la forma che i contenuti.
Dopo l’appello di varie autorità, tra cui il sindaco Fabio Chies, a una maggiore cautela da parte di chi ha incarichi pubblici, anche i consiglieri del Movimento Cinque Stelle bacchettano i colleghi chiedendo un diverso atteggiamento nell’uso delle piattaforme social.
L’ultima discussione è nata da un post del vicesindaco Claudio Toppan su un gruppo Facebook dedicato a Conegliano, in cui stigmatizzava l’espressione utilizzata, sul profilo personale, dal capogruppo del Partito Democratico Alessandro Bortoluzzi: “Socc’mel”.
Un tipico intercalare bolognese che si presta a interpretazioni più o meno triviali e che era stato evidentemente utilizzato da Bortoluzzi come commento del risultato delle elezioni in Emilia-Romagna.
Il post ha dato il via a un dibattito tra tifoserie opposte sull’interpretazione da dare all’espressione e quindi sull’opportunità della stessa, vedendo la partecipazione non solo di comuni cittadini ma anche di altri politici, tra assessori e consiglieri.
L’episodio ha almeno due chiavi di lettura: da una parte la rivalità tra Toppan e Bortoluzzi, che negli anni si è consumata tra consigli comunali, pagine dei quotidiani e social, e dall’altra il rapporto tra i politici coneglianesi e i social, che ormai conta di più di un esempio di polemiche nate per l’utilizzo di espressioni ritenute poco “istituzionali”.
Di pochi giorni fa è l’episodio del post dell’assessore Sonia Colombari (qui l’articolo), notizia che ha avuto un’esposizione mediatica molto ampia, ed è stata ripresa anche da un quotidiano nazionale.
Sul fatto sono intervenuti i consiglieri del Movimento Cinque Stelle Alberto Ferraresi e Massimo Bellotto, criticando i colleghi: “Alcuni signori e signore al comando della Perla del Veneto hanno colorito i loro profili social (forse si dimenticano cosa voglia dire social, il contrario di personale e privato), di volgarità gratuite, si possono leggere intercalari bolognesi senza saperli usare, frasi inopportune di personaggi storici in momenti inopportuni e per il passato dialoghi indecenti al limite dell’oscenità”.
I consiglieri 5S riconoscono come meritevole eccezione il sindaco Fabio Chies, che dall’inizio del suo mandato è sempre stato accorto nell’uso dei social e non è mai caduto nel tranello di una comunicazione triviale che potesse ledere la sua immagine istituzionale.
Ora però Ferraresi e Bellotto chiedono a Chies un impegno in prima persona per evitare nuovi episodi: “Sta a lui prenderne le distanze. Non basta essere personalmente corretti se poi non si prendono provvedimenti nei confronti di questa maleducazione”, spiegano i due consiglieri.
Infine i Cinque Stelle lanciano una dura critica alla maggioranza: “Invece di perdere tempo sui social in sproloqui perché non portare a termine un progetto? Anche banalmente far funzionare le colonnine elettriche montante da due anni o rendere accogliente piazza Cima con un allestimento floreale, senza chiamare un city manager e buttare via soldi”, è la conclusione dei due consiglieri.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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