Cluster dopo il viaggio ad Assisi, i positivi salgono da 24 a 36. Il parroco di Parè: “La mia unica preoccupazione è che tutti stiano bene”

In relazione al cluster registrato nel distretto di Pieve di Soligo e correlato a un viaggio ad Assisi effettuato la scorsa settimana l’Ulss 2 ha comunicato oggi venerdì il seguente aggiornamento rispetto a ieri: Il cluster totale rimane di 92 persone ma i positivi salgono a 36. Ci sono poi un caso sospetto e 55 contatti stretti. Resta ricoverato in Terapia intensiva il paziente di 78 anni, vaccinato, ritenuto caso indice del cluster. La maggior parte dei positivi è asintomatica: solo alcune persone hanno sintomi lievi per i quali sono seguiti a domicilio.

La notizia del focolaio era emersa ieri, giovedì 16 dicembre: l’azienda sanitaria Ulss 2 Marca trevigiana aveva fatto sapere della presenza di un cluster composto da 92 persone, di cui 24 positivi, 3 casi sospetti e 65 contatti stretti (vedi articolo). E’ dunque probabile che due casi sospetti e 10 contatti stretti si siano positivizzati.

Sempre l’azienda sanitaria, inoltre, ha reso noto che il cluster è correlato a un viaggio ad Assisi effettuato la scorsa settimana, durante il quale buona parte dei partecipanti hanno viaggiato a bordo di due pullman, mentre altri sedici si sono diretti in Umbria con la propria vettura.

Tutto ha ricondotto subito al viaggio svoltosi proprio la settimana scorsa verso la città di San Francesco, organizzato per portare il presepe del Gruppo artistico di Parè nella Basilica Superiore della città umbra (vedi articolo): si tratta del presepe allestito dallo stesso gruppo in Vaticano nel 2019, alla presenza di Papa Bergoglio.

Lo scorso 4 dicembre erano stati benedetti i mezzi in partenza per la città umbra sul piazzale esterno della parrocchia di Parè, poi la mattina successiva aveva avuto inizio il viaggio, a cui avevano partecipato anche alcuni volontari della Protezione civile e il sindaco Fabio Chies, quest’ultimo rientrato in anticipo in autonomia, giusto in tempo per l’accensione dell’albero di Natale di viale Carducci, avvenuta la sera dell’8 dicembre (vedi articolo).

Ora l’attenzione è tutta rivolta verso la salute di chi ha contratto il virus, come ha spiegato poco fa don Michele Maiolo, parroco di Parè dal 2016: “L’augurio è che tutte le persone possano stare bene, questa è l’unica preoccupazione che io ho al momento”. Le prossime messe in parrocchia sono confermate.

(Foto: Federico Stringher – Facebook).
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