Come si può immaginare una “Conegliano Futura”? E quale sarà la cornice migliore da scegliere per la rigenerazione urbana?
Tali tematiche hanno stimolato la “terza puntata” del dialogo pubblico organizzato ieri lunedì sera al Teatro Toniolo della città del Cima, dal Circolo culturale Conegliano.
Un invito alla riflessione che ha accolto una notevole adesione, con il teatro tutto pieno. Una platea curiosa di conoscere nuove idee e, soprattutto, delle soluzioni, anche se non è mancato chi ha mormorato osservando l’assenza di nomi femminili tra il parterre dei relatori.
Tra gli aspetti più citati sono emersi gli ex buchi neri, ovvero l’area Zanussi e il Cotonificio, prossimi a un intervento capillare di rigenerazione urbana, oltre alla viabilità, un tema sempre attuale in città.
L’incontro è stato moderato da Alberto Gava e Alessandro Toffoli e reso possibile grazie agli sponsor Banca Prealpi SanBiagio e Cantine Toffoli, con il supporto di Trifoglio d’oro.
A inaugurare la serata è stato Luciano Finesso, presidente del Circolo culturale Conegliano, il quale ha ricordato che “Conegliano non può essere ritenuta una città a sé stante”, affermando che “bisogna dire ‘grazie’ a chi ha il coraggio di investire nel territorio”.
“Vogliamo aprire un dibattito il più ampio possibile – ha aggiunto -. La comunità al momento è preoccupata per la viabilità e l’esigenza dei parcheggi. Crediamo che sia necessario un’organizzazione del territorio, con poli attrattivi”.
Le opinioni dei relatori
Il primo relatore a esprimersi sulle questioni citate è stato l’imprenditore Massimo Colomban, il quale ha subito ricordato che “la gente non si muove se non c’è parcheggio (il 90% dei cittadini si sposta in auto)”, per poi citare la necessità di un mercato coperto e toccare il tema del turismo. “Serve creare un ‘magnete’ che attiri i turisti e non bisogna perdere questa occasione per infrastrutturare la città”, ha aggiunto.
Giuliano Vantaggi (Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene) ha ricordato i risultati soddisfacenti in termini di presenza turistica nel territorio, per poi citare la necessità di recuperare le strutture esistenti e di conservare una rete di dialogo in vista di un rilancio futuro.
Giorgio Polegato (Coldiretti Treviso) ha affermato che il territorio conta su una vasta gamma di prodotti che lo rappresentano, ma che il turista “non sempre ha la possibilità di trovare”. “Nella nostra provincia manca ad esempio un evento specifico sul Prosecco”, ha aggiunto.
Ezio Miceli (docente dell’Università Iuav di Venezia) ha prima fatto un’analisi d’insieme del nostro Paese, per poi chiarire che è necessario delineare una “cornice” attorno ai luoghi della rigenerazione, ricordando la necessità di evitare un consumo ulteriore di suolo e di pensare a nuove forme di mobilità.
Il sindaco di Conegliano Fabio Chies ha affermato che in città ci sono “dati positivi”, richiamando alla memoria del pubblico i cantieri aperti delle scuole di Parè (oltre al caso del bando di progettazione di piazza Carducci) e osservando quanto sia rilevante un dialogo sovracomunale per uno sviluppo futuro del territorio, per fare un ragionamento su area vasta.
La parola è quindi passata agli imprenditori attualmente coinvolti negli ambiziosi recuperi dell’ex area Zanussi e dell’ex cotonificio, ovvero Roberto Grigolin nel primo caso e Luciano Mazzer nel secondo, i quali hanno illustrato le rispettive progettualità.
La serata si è quindi conclusa con un dibattito con il pubblico.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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