Tra le 9 “medaglie venete” della decima edizione delle Olimpiadi di Italiano, la cui finale è stata disputata lo scorso 11 maggio, c’è anche Gaia Bortoluzzi, studentessa del liceo classico “Guglielmo Marconi” di Conegliano, residente a Pianzano, frazione del Comune di Godega di Sant’Urbano.
Gaia si è classificata decima nella sezione Senior delle Olimpiadi, ovvero la categoria dedicata alle classi del triennio degli istituti scolastici superiori: delle 9 venete arrivate in finale alla competizione, 5 hanno disputato la gara nella categoria Senior e altre 4 in quella Junior, dedicata al biennio delle superiori.
In realtà, già in passato Gaia Bortoluzzi aveva avuto modo di misurarsi in occasione delle Olimpiadi di Italiano: è il 2018 quando, da 14enne, affronta la competizione per la prima volta, classificandosi addirittura al primo posto, su migliaia di partecipanti da tutta Italia.
Da lì il desiderio di riprovare nuovamente la gara e, negli anni, di partecipare anche ad altre competizioni, come ad esempio l’edizione 2020 del concorso Libernauta, promossa a Conegliano, in occasione del quale la giovanissima, assieme ad Andrea Bortoluzzi, anch’egli studente del liceo Marconi, si è aggiudicata il primo posto nella categoria dedicata ai Booktrailer, con il filmato dal titolo “Nel contagio-Ma tutto questo si può fermare”, ispirato proprio al romanzo “Nel contagio” di Paolo Giordano.
Nel caso delle Olimpiadi di Italiano, si tratta di una competizione promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con l’obiettivo di valorizzare la lingua e la letteratura italiana nelle scuole superiori.
La categoria Senior, ad esempio, a cui Gaia Bortoluzzi ha partecipato, prevedeva una prova contenente la richiesta di un riassunto dell’articolo “Le lezione del dopoguerra”, scritto da Ezio Mauro e pubblicato sulla Repubblica il 21 giugno 2020.
Ai partecipanti veniva richiesto anche di scrivere una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, un decalogo per blog dal titolo “Guida di sopravvivenza alla Dad”, oltre a un testo creativo nel quale gli studenti dovevano immaginare il viaggio di Dante personaggio in Italia, come tappa ulteriore del proprio percorso, pensando a quali avrebbero potuto essere i suoi comportamenti e le sue riflessioni in quel frangente.
Una prova affrontata da Gaia Bortoluzzi, appassionata delle opere classiche dell’Ottocento e soprattutto dei volumi di Jane Austen, che suona il pianoforte da quando aveva soltanto 6 anni e con un’idea di futuro nel campo dell’ingegneria biomedica o della programmazione.
La giovane studentessa, inoltre, fa parte dell’Azione cattolica e il suo desiderio è quello di entrare in qualche associazione di volontariato.
Un risultato che ha ricevuto il plauso anche da parte del governatore della Regione Veneto Luca Zaia, il quale si è complimentato con tutte le ragazze venete per l’ottima performance alle Olimpiadi, facendo le congratulazioni anche ai docenti e agli istituti di appartenenza delle studentesse.
(Foto: Olimpiadi di Italiano).
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