Conegliano, Gianelloni (Pd) attacca l’ex giunta: “Sono in giro per gli uffici comunali a controllare, dando ordini”

Mentre voci di corridoio confermano come sia iniziata la “caccia” a possibili candidati per le liste da presentare alle prossime amministrative, non si fermano gli attacchi tra le forze politiche già note: stavolta è il caso di Isabella Gianelloni (nella foto) del Partito democratico, la quale ha contestato l’attuale operato dell’ex giunta Chies.

“Gli ex assessori – sostiene Gianelloni – sono in giro per gli uffici comunali a dire, vedere, controllare. Altri telefonano dando ordini qui e là, altri tagliano nastri. Qualcuno li avverta che al momento non stanno governando, ma sono comuni cittadini”.

Visto però che sono così attivi, potrebbero coinvolgere anche noi poveri ex consiglieri comunali, ovviamente tramite post su Facebook o, per modernizzarsi, usando Instagram o TikTok, cantando qualche jingle“, ha ironizzato Gianelloni.

Qualche polemica era già sorta direttamente sui social in riferimento agli aggiornamenti sui cantieri, ai messaggi rivolti ai cittadini, ai saluti e ai ricordi delle iniziative passate fatte dall’ex giunta.

Un operato poco gradito agli avversari politici di sempre che, come nel caso di Gianelloni, l’hanno giudicato poco consono: la stessa Isabella Gianelloni, inoltre, ha puntato il dito contro “i piagnistei” o le accuse mosse da ex consiglieri ed ex assessori, ribattendo come in realtà, facendo cadere la giunta Chies, abbiano solamente “contribuito a rendere palese la realtà, facendo inoltre risparmiare qualche soldino alla pubblica amministrazione”. Poco graditi anche i riferimenti a “progetti presenti, passati e futuri”.

“Siamo sbalorditi, noi che pensavamo che le scelte fondamentali, i progetti di lungo respiro dovessero passare per il consiglio comunale, ci siamo sbagliati. – ha proseguito Gianelloni – Addirittura scopriamo che la Marras diventerà una biblioteca e un centro culturale, peccato che il vecchio progetto sia stato messo nel cestino e il nuovo sia ancora allo stadio di ‘idea’, senza sapere né dove trovare i fondi, né cosa significhi davvero creare un centro culturale e dare, a una città come la nostra, una biblioteca degna di questo nome, secondo le concezioni moderne”.

“Ricordo di aver chiesto più volte delucidazioni, – ha proseguito Gianelloni – ma forse dovevo usare i social dove, pare, si prendano le decisioni a suon di like”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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