Rientrerà al lavoro la prossima settimana l’agente della Polizia locale aggredita proprio la sera dello scorso venerdì 8 marzo, giornata dedicata alla Festa della donna, in centro a Conegliano: un 35enne originario del Gambia, in Italia con permesso di soggiorno per motivi umanitari, le avrebbe sferrato una ginocchiata contro il viso, provocando la rottura dei denti dell’arcata superiore.
Nella serata dell’8 marzo il 35enne si era recato al supermercato Despar in via Cavour, in evidente stato di ebbrezza, per acquistare una bottiglia di birra. Il personale del supermercato, avendo già notato lo stato di alterazione dell’uomo, si sarebbe accorto poi del suo tentativo di occultare una bottiglia di superalcolici.
Per tal motivo, è stato richiesto l’intervento da parte della Polizia locale che ha condotto l’uomo nel comando di piazzale San Martino: lì è emerso come il 35enne avesse un permesso di soggiorno per motivi umanitari scaduto ed essendo a quell’ora chiuso l’ufficio Immigrazione di Treviso, gli è stato intimato di presentarsi in quel luogo il lunedì successivo ed è stato denunciato per ubriachezza.
Sembrava che la situazione si fosse ristabilita e per questo D.P. è stato rilasciato, ma una volta uscito dal comando l’uomo avrebbe di nuovo dato in escandescenze: accusando gli agenti di avergli sottratto la batteria del telefono cellulare – poi ritrovata dalla Polizia locale sul marciapiede – avrebbe iniziato a infastidire i passanti e si sarebbe gettato in strada per farsi investire.
L’investimento non è avvenuto considerata la velocità moderata delle macchine in transito, ma gli agenti, tra cui la vigilessa poi colpita, avrebbero tentato di placare il 35enne. Obiettivo raggiunto dopo che l’uomo, però, aveva sferrato una forte ginocchiata contro il viso dell’agente, rompendole i denti dell’arcata superiore.
Per la donna la prognosi data dai medici è stata di 10 giorni mentre, visto lo stato rilevante di infiammazione della bocca, dovrà attendere oltre prima di poter risistemare i denti. Il 35enne è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ma resta a piede libero: la custodia cautelare potrà scattare qualora il supermercato deciderà di fare denuncia per furto aggravato.
“Nel caso, con una pena inferiore ai due anni di reclusione può scattare l’espulsione dal territorio nazionale. – ha spiegato il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace (nella foto) – Ma in questo caso la situazione è più complicata essendoci un permesso di soggiorno per motivi umanitari di mezzo”.
“Una volta ritornata in servizio, daremo all’agente dei compiti di ufficio, perché visto quanto avvenuto ci sembra prematuro farla tornare a lavorare fuori dal comando. – ha proseguito il comandante – Però fa rabbia come possano succedere queste cose a una persona di fatto impegnata a svolgere il proprio lavoro e non è neppure detto che l’assicurazione le paghi tutte, o almeno una parte, le spese necessarie per risistemare i denti”.
“A volte ci troviamo davvero in difficoltà, in quanto basta che un individuo come questo presenti una minima escoriazione, perché un agente di Polizia venga denunciato per violenza. – ha rivelato Mallamace – E non è la prima aggressione subita sul lavoro dalla vigilessa: qualche anno fa, dalle parti di San Rocco, un ambulante l’aveva sbattuta a terra contro una grata, ferendola agli occhi”.
Un episodio di violenza avvenuto, ironia della sorte, proprio la sera della Festa della donna, un venerdì 8 marzo destinato a rimanere impresso nella mente della sfortunata vigilessa.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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