Conegliano, Giordano Francescon risponde ad Angela Buso: “Nessun collegamento tra il suo ricorso e le nostre dimissioni”

A Conegliano il tema della Pro loco, e delle sue vicissitudini, è una delle questioni ancora aperte: nella giornata di ieri, mercoledì 9 giugno, Angela Buso si era espressa in merito alle dimissioni della maggioranza del gruppo, sostenendo come fossero giunte soltanto in seguito alla segnalazione di alcune irregolarità da lei presentate al tribunale di Treviso e all’Unpli, in riferimento anche alle elezioni del 5 luglio 2020 (vedi articolo).

Posizione, quella di Buso, che è stata smentita da Giordano Francescon il quale ha sottolineato come, proprio in quelle elezioni del 5 luglio 2020, passava di fatto il testimone della presidenza ad Angela Buso.

“Angela Buso ha fatto un ricorso al tribunale per delle elezioni che hanno visto lei come eletta presidente e ora, dopo quasi un anno, fa ricorso su una cosa che le andava bene, fino a quando era lei presidente, poi il discorso è cambiato – ha dichiarato Francescon – Non ci siamo dimessi perché è arrivata la lettera dell’avvocato, ma perché eravamo estenuati dopo un anno che non potevamo fare eventi e che ogni cosa trovava un’opposizione“.

Non c’è nessun collegamento tra il suo ricorso e le nostre dimissioni: Angela Buso aveva già fatto ricorso al collegio dei probiviri che aveva esaminato la pratica – ha proseguito Francescon – Il collegio dei probiviri è formato da tre persone: sicuramente Stefano Sperandio dirà che non era d’accordo, ma la maggioranza aveva confermato come le carte fossero a posto e che, se c’era qualche errore, era stata una dimenticanza bonaria. Si sta riaprendo, pertanto, una questione che era già chiusa”.

“Ora ci vorrà molto tempo per chiudere questa questione e probabilmente si andrà alla prossima stagione, ma intanto se qualcuno vorrà farsi avanti per la Pro loco, sarà poi l’assemblea a decidere”, ha concluso Giordano Francescon.

Sul tema delle elezioni del 5 luglio 2020, Stefano Sperandio, ex componente del collegio dei probiviri, ha spiegato come avesse sempre “spiegato come le cose non fossero state fatte in maniera corretta” e come avesse “già segnalato a suo tempo le irregolarità, rispetto allo statuto”, anche a Giovanni Follador, presidente dell’Unpli Veneto.

In sostanza, in questo documento del 19 febbraio di quest’anno, Sperandio aveva segnalato come alla votazione si fossero espressi dei soci che non risultavano essere in regola con i pagamenti della quota per il 2019 e il 2020, assieme a soci non residenti nel Comune di Conegliano, per i quali sarebbe stata necessaria una “delibera di ammissione del consiglio”.

“Da parte mia, non ho mai nascosto il mio pensiero, neppure all’interno del collegio dei probiviri, perché ritengo che le cose debbano essere fatte bene”, ha dichiarato Stefano Sperandio. 

(Foto: Facebook).
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