Conegliano, i garanti hanno deciso, si farà il referendum per il divieto dell’utilizzo di pesticidi sulle colline e in città

I coneglianesi decideranno: pesticidi sì o no. Questa mattina il comitato dei garanti di Conegliano ha detto sì alla ammissibilità del Referundum sui pesticidi,  dopo la raccolta firme, oltre 2.600 in conclusione che erano state consegnate ancora lo scorso ottobre (qui l’articolo) https://www.qdpnews.it/conegliano/24337-conegliano-senza-fitofarmaci-consegnate-le-firme-per-il-referendum-la-palla-passa-la-comune dai rappresentanti del comitato “Colli puri”  (nella foto Fabio Padovan). Il referendum andrà a chiedere ora ai cittadini coneglianesi l’assenso o meno il diniego all’inserimento del divieto di utilizzo di pesticidi nel regolamento di polizia comunale. Il tutto a favore di un’agricoltura biologica.

Il comitato dei garanti era composto da tre membri esterni al Comune. Hanno valutato il referendum ammissibile e subito in rete è esploso l’entusiasmo. Hanno iniziato le Rsu Fim Fiom e Uilm della Electrolux che avevano aderito e partecipato attivamente alla raccolta delle firme per chiedere lo stop all’attuale uso dei pesticidi. “Si voterà, complimenti al Comitato organizzatore. Serve un rinnovato e generale impegno di tutti, per quando il Sindaco di Conegliano fissarà la data del referendum e noi contiamo si voti entro fine anno”.

Il sindaco Fabio Chies avrebbe ora tempo una ventina di giorni per convocare consiglio e avviare la procedura che porta al voto con la formula della domanda che sarà sottoposta alla cittadinanza. Qualora si raggiungesse il quorum e vincesse il “sì” a Conegliano non si potrebbero più usare quantità, dimensioni e modalità di utilizzo di pesticidi attualmente consentiti.  

Da parte sua il primo cittadino ha preso atto della decisione dei garanti: “La riunione è finita oggi nel pomeriggio – dice il sindaco – ed è stato fatto il percorso più corretto possibile circa l’ammissibilità del quesito referendario. Adesso vedremo con capigruppo e decideremo la finestra entro la quale indire il referendum. Non devono combaciare con altri eventi elettorali, potrebbe anche essere entro fine anno. Ma ci vogliono anche i soldi da mettere a bilancio, prevediamo che solo per il referendum ci vorranno oltre 100 mila euro. Si muove tutto l’apparato come per le normali elezioni”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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