Un melograno è ora visibile nel parco Mozart di Conegliano, di fronte all’attuale sede della biblioteca comunale.
La pianta è stata sistemata nella tarda mattinata di martedì 22 febbraio, per iniziativa dell’associazione Agito (Associazione genitori insieme tumori ossei), una realtà sorta per sostenere i giovani ammalati di tumori ossei e le loro famiglie, ma anche per supportare la ricerca in questo ambito.
Il nuovo melograno vuole simboleggiare la lotta contro questi tumori: come si legge su un cartello appeso sulla pianta, i semi di melograno intendono simboleggiare l’alleanza terapeutica tra medici, pazienti, famiglie e associazioni di genitori, ovvero “l’unione di tutti contro il cancro infantile”.
La cerimonia, a cui erano presenti genitori e componenti dell’associazione e anche il sindaco Fabio Chies e il suo vice Claudio Toppan, avrebbe dovuto svolgersi lo scorso 15 febbraio, ovvero in occasione della 21esima Giornata mondiale contro il cancro infantile, salvo poi essere rimandata a causa del maltempo che si era riversato sul territorio.
“Diamo radici alla speranza, piantiamo un melograno” è il messaggio veicolato da questa iniziativa di sensibilizzazione.
“Una bellissima iniziativa di Agito – ha dichiarato Chies – perché sensibilizza sul tema del tumore osseo infantile. Devo dire che siamo rimasti contenti di piantare questo melograno, per sensibilizzare e dare speranza sulla ricerca per queste malattie”.
“L’associazione è stata costituita dai genitori che hanno avuto figli con un problema di tumore osseo”, ha spiegato dall’associazione Umberto Teot, riferendo come ci sia un collegamento con l’ospedale Rizzoli di Bologna, specializzato nell’affrontare l’osteosarcoma.
“Per alleviare le difficoltà che noi abbiamo passato nei tempi in cui non c’era nessuna associazione che ci seguisse, abbiamo creato nell’ospedale una cucina, che teniamo sempre fornita, dove i genitori possono preparare qualcosa e dare un minimo di normalità ai ragazzi – ha proseguito – Abbiamo comprato di recente un freezer per tenere i ghiaccioli per i ragazzi che fanno la chemioterapia”.
“Abbiamo acquistato un visore virtuale per i ragazzi che fanno la chemioterapia, che li proietta in altri mondi – ha aggiunto – Così passano il tempo senza accorgersi delle difficoltà del momento. Andiamo avanti con ogni iniziativa di questo tipo e facciamo le cose assieme ad altre associazioni, stiamo crescendo a vista d’occhio”.
(Foto: per concessione di un lettore).
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