In un’epoca dove si parla tanto di tecnologia, non è così scontato che tutti i componenti di una famiglia siano in possesso di un computer personale a testa e tale problematica è emersa in questo periodo storico, dove l’emergenza sanitaria e il seguente lockdown ha costretto gli adulti, quando possibile, a forme di smart working, mentre i figli alla didattica a distanza.
Per questo, come ha spiegato Gianbruno Panizzutti, assessore alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili del Comune di Conegliano, “le scuole si sono messe a disposizione, ascoltando quelle che erano le richieste delle famiglie e dando in prestito pc e tablet a chi ne avesse la necessità“.
Sono stati in tutto 140 i dispositivi dati in prestito dalle scuole del coneglianese alle famiglie, che si sono viste recapitare a casa i computer dai volontari dell’amministrazione comunale, in collaborazione con la Protezione civile, i quali hanno così dato una mano in questo senso ai presidi.
Consegne a domicilio che si sono svolte in un raggio d’azione di 30 chilometri. “Viste le ordinanze emesse – ha spiegato Panizzutti – le famiglie non potevano recarsi a scuola per ritirare il pc o il tablet, così c’è stato questo aiuto tra scuole e volontari”.
La consegna si è conclusa nella mattinata di sabato 2 maggio, e durava da circa quattro settimane. “Le scuole – ha concluso l’assessore – si sono dimostrate aperte alle richieste delle famiglie”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Conegliano).
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