Conegliano, attestati ai volontari abilitati all’uso dei defibrillatori. Colombari: “Contagiamo con la cultura del dono”

Sono stati consegnati in una cerimonia ufficiale nella sala consiliare del comune di Conegliano, gli attestati ai volontari soccorritori formati nell’ambito del progetto di cardioprotezione “Città di Conegliano”.

Il progetto ha visto, nel corso del 2019, l’installazione nel territorio comunale di 11 postazioni di soccorso esterne, consistenti in un defibrillatore automatico e una teca termoregolata, e la formazione di 75 soccorritori autorizzati all’utilizzo dei defibrillatori.

Partner dell’iniziativa il Comune di Conegliano e l’Ulss2, a cui vanno aggiunti i soggetti donatori delle singole postazioni.  La cerimonia  ha riguardato la seconda fase del progetto, e ha visto la partecipazione dei donatori delle cinque postazioni installate nel secondo semestre del 2019 e i 34 volontari formati tra ottobre e novembre.

Ha aperto la serata il sindaco Fabio Chies, la cui chiave di lettura dell’iniziativa è stata quella di un passo avanti nella consapevolezza territoriale: “La città deve organizzare grandi eventi e questi sono possibili se ci sono persone che si impegnano ad aiutare gli altri in caso di bisogno. È importante che ci sia chi si impegna a formarsi con questi corsi, aiutare il prossimo fa parte del loro dna”.

Michelangelo Salemi, direttore dell’ospedale di Conegliano e Vittorio Veneto, che ha spiegato come questa iniziativa sia fondamentale per estendere l’azione degli ospedali al di fuori delle strutture, dove si curano gli eventi acuti.

La Regione Veneto è al primo posto a livello nazionale nella classifica Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza, e il merito è di tutti, ma in primo luogo del cittadino con la medicina preventiva”, ha sottolineato Salemi, inquadrando il progetto come un’importante esempio di medicina preventiva. “Oltre a salvare la vita sul momento, questo trattamento da un grosso contributo per il recupero successivo. In caso contrario si andrebbe incontro a conseguenze con handicap importanti”, ha concluso il direttore.

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Infine l’assessore con delega alla sanità Sonia Colombari, responsabile del progetto, ha voluto esaltare il valore positivo dell’iniziativa, possibile grazie al volontariato dei soccorritori e alla donazione di chi ha sostenuto economicamente le spese per i defibrillatori: “Nel 2019 abbiamo installato undici postazioni, superando l’obiettivo di dieci che ci eravamo posti. Sottolineiamo la cultura del dono con cui dobbiamo cercare di contagiare tutti: donare il proprio sangue, il proprio tempo, essere sempre al servizio degli altri.”

La serata ha coinvolto attivamente anche altri due assessori: l’assessore all’istruzione Gianbruno Panizzutti, che ha donato l’undicesimo defibrillatore, e l’assessore alla cultura Gaia Maschio, che è uno dei volontari formati come soccorritori ad aver ricevuto l’attestato giovedì.

Questi infine i donatori delle cinque postazioni inaugurate tra il 28 novembre e il 1 dicembre 2019: Associazione Amici del Cuore Conegliano e Vittorio Veneto, Artigianato Trevigiano-mandamento di Conegliano, Regione Veneto e Club Serenissima Storico Auto-Moto, Club Serenissima Storico Auto-Moto, Lions Club Conegliano.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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