Il dialogo con il presidente delle Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, è stato il secondo incontro organizzato dalla coalizione di centrosinistra per sostenere il proprio candidato Francesca Di Gaspero.
Incontro che si è svolto nel pomeriggio di oggi, sabato 7 agosto, al bar Radiogolden di Conegliano.
Quote rosa, gestione della politica, servizi e sanità sono stati i punti principali toccati nel corso del dialogo, durante il quale è stato presentato il libro scritto da Bonaccini, ovvero “Il paese che vogliamo. Idee e proposte per l’italia del futuro”, edito da Piemme.
Di Gaspero ha introdotto la questione delle quote rosa negli ambienti di lavoro e nei posti della politica, in merito alle quali Bonaccini ha confermato come sia un tema aperto: “C’è da dire che nel Partito Democratico ci sono più donne elette del centrodestra”.
“L’Emilia Romagna è la Regione con il più alto tasso di occupazione dopo il Trentino – ha proseguito Bonaccini -. In generale, però, l’ascensore sociale è bloccato, anche perché serve una politica con orari diversi“.
Da lì il dialogo si è spostato sul tema dei servizi in campo sociale, secondo Di Gaspero insufficienti nella città di Conegliano.
Bonaccini, invece, ha presentato uno scenario positivo in riferimento a quello che sarà il futuro economico del Paese: “Le merci hanno continuato a circolare e, pertanto, una volta conclusa la pandemia assisteremo a un vero e proprio boom economico”.
“Se ci sarà un’estensione dei servizi, quindi – ha proseguito – è importante la questione dell’accreditamento dei servizi privati che permette, parlo anche in tema di sanità, di lasciare fuori i furbi e chi è incapace“.
Come ha osservato Bonaccini, la pandemia ha sottolineato l’importanza della sanità e dell’istruzione, aspetti verso i quali è necessario, a suo dire, continuare a porre una certa attenzione.
“Sanità e istruzione saranno due punti cruciali – ha ribadito – ed è fondamentale che tutti, ricchi e poveri vengano trattati alla stessa maniera. Per questo aspetto, poi, voglio collegarmi al tema dell’assistenza domiciliare: nella nostra Regione ci sono numerose Case della salute, strutture a metà tra la casa vera e propria e l’ospedale, dove si svolgono i primi esami”.
“È giusto dire che grazie ai 230 miliardi ricevuti dall’Europa (fosse stato per il centrodestra non sarebbero stati raggiunti) – ha puntualizzato Bonaccini – questo Governo potrà investire 20 miliardi in sanità, cosa non da poco considerato come la pandemia ha dimostrato che la malattia colpisce tutti”.
“L’Italia ha il 4 percento della popolazione che usufruisce dell’assistenza domiciliare, mentre Germania e Svezia il 9 percento – ha riferito il presidente dell’Emilia Romagna -. Con le nuove risorse a disposizione potremo superare il 10 percento: la pandemia ha dimostrato che l’assistenza domiciliare ha aiutato in epoca di Covid e per questo non bisogna sottovalutare la telemedicina come valido supporto alle persone”.
Non è mancato neppure un pensiero in merito alla gestione della politica in generale. “Bisogna lasciare da parte le divisioni ideologiche – ha dichiarato Bonaccini – e capire che la gente cerca una proposta diversa per il territorio: è impossibile che tutti votino allo stesso modo per tutta la vita”.
“Per fare politica bisogna stare in mezzo alla gente, conoscere ogni aspetto del territorio – ha spiegato -. Se fai politica e hai paura della sconfitta, allora è meglio lasciar perdere“.
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