Quella di ieri è stata una domenica all’insegna del doppio appuntamento organizzato dalla coalizione di centrosinistra, a sostegno della propria candidata Francesca Di Gaspero.
Il primo incontro è iniziato alle 17 al Caffè Teatro di piazza Cima con Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il parlamento dell’attuale governo Draghi che, dopo un appuntamento con le associazioni di categoria e della città, ha espresso pubblicamente il proprio sostegno a Di Gaspero.
D’Incà ha elogiato il lavoro svolto dal precedente premier Giuseppe Conte e dell’attuale Mario Draghi, ma ha dichiarato la necessità di “fare squadra con gli amministratori”.
“Con Francesca Di Gaspero c’è la possibilità di risvegliare Conegliano, che è una bella addormentata – ha proseguito D’Incà – Conegliano ha caratteristiche uniche e bisogna programmare il futuro”.
E di fronte alla presenza di ben cinque schieramenti politici per le elezioni ormai imminenti, D’Incà ha osservato quanto la coalizione si sia messa in gioco “a supporto della candidatura di una donna competente, che ha scelto Conegliano come luogo dove vivere e che è simbolo di una Conegliano che vuole crescere”.
Aumentare la popolazione della città e “cogliere le opportunità del Pnrr” sono i punti citati da D’Incà nel suo discorso a sostegno della candidata del centrosinistra.
Da parte sua Di Gaspero ha raccontato di essere rientrata a Conegliano, da Milano, circa 8 anni fa e ha dichiarato il proprio attaccamento alla città del Cima sottolineando, però, la necessità di un maggior numero di servizi, di più spazi per parchi giochi e piste ciclabili: “Conegliano è una città a misura d’uomo e di famiglia e quando sono tornata, ho trovato una città diversa”.
“Lavoriamo a sostegno della città”, è stato lo slogan utilizzato da Di Gaspero, la quale ha ricordato che il territorio non è stato premiato soltanto per il vino, bensì anche per le peculiarità del territorio stesso.
“Ci vuole un cambiamento vero e un’impostazione diversa”, ha proseguito Francesca Di Gaspero la quale, alla luce della sua esperienza in tema di progettazione europea, ha sostenuto la necessità a Conegliano di un ufficio incaricato di rendicontare i progetti e i relativi partner: “Questa città non può perdere il treno. Abbiamo un’idea di futuro e sappiamo i passaggi da fare per una Conegliano diversa e per vedere oltre”.
In serata, un secondo incontro si è tenuto a palazzo Sarcinelli, stavolta con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il quale si è soffermato specialmente sul tema del turismo e dei metodi per il suo sviluppo, piuttosto che di parlare di Covid, perché “non è il caso di guardarci indietro”.
Turismo che a Bergamo conta il ritorno della presenza degli italiani, mentre il Comune ha autorizzato nuovi 400 dehors, concessioni di spazi all’aperto che manterranno la propria gratuità almeno fino alla fine dell’anno.
Turismo che si accompagna alla questione del commercio, che vede secondo Gori la concorrenza dei centri commerciali, il cui sorgere “non è di competenza dei sindaci”, e dell’e-commerce, uno strumento che deve essere visto come una risorsa per fornire una maggiore competitività alle aziende.
Un concetto di modernità ripreso da Di Gaspero, la quale ha indicato la necessità di intervenire, ad esempio, sugli orari di apertura delle attività, per agevolare i lavoratori.
Il “racconto di un metodo di lavoro” è stato quanto fatto da Gori, che ha ribadito la necessità di creare delle connessioni con altri territori per agevolare il turismo locale e di dimostrarsi pronti con un’idea ben precisa sul territorio stesso.
“Bisogna costruire una vetrina che è fatta di tante azioni”, ha osservato su questo punto il primo cittadino bergamasco, per agevolare un turismo lento che necessita di diversi investimenti. “Non credo si possa vivere solo di turismo”, è stata l’ammissione di Gori il quale, però, ha sottolineato che il turismo deve continuare a essere un aspetto su cui investire.
Investire guardando anche al passato, pare essere il concetto di Gori il quale, guadagnandosi l’applauso dei presenti, ha ricordato la centralità goduta un tempo dalla città grazie alla manifestazione Antennacinema, “fonte di una grande vivacità che aveva reso Conegliano il centro del dibattito sulla televisione”.
“Conegliano è fuori dalla partita Unesco – ha osservato a tal proposito Di Gaspero – Finora non c’è stato un dialogo: bisogna intercettare forme di turismo diverso, con l’offerta di servizi come teatro e sport, e di un pacchetto completo per cambiare stile di vita. Sono cose da tener presenti, affinché tutte le politiche vadano in quella direzione”.
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