Conegliano, il ministro Giancarlo Giorgetti sostiene Garbellotto e incontra gli imprenditori: “Senza di voi non c’è sviluppo”

È arrivato a Conegliano nel pomeriggio di martedì 28 settembre il ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ospite di un altro incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco Piero Garbellotto.

Il ministro è stato accolto nel chiostro dell’ex convento di San Francesco: dopo aver salutato all’ingresso alcune atlete dell’Imoco volley, accompagnate dal coach Daniele Santarelli e dagli altri tecnici del team, Giorgetti ha incontrato una platea composta da candidati consiglieri, volti noti della Lega, imprenditori come Matteo Zoppas e la principessa Isabella Collalto, e rappresentanti delle associazioni di categoria, questi ultimi intervenuti anche all’appuntamento di domenica scorsa organizzato dal centrosinistra con il ministro Federico D’Incà (qui l’articolo).

Incontro durante il quale il ministro si è concentrato nel tracciare un quadro odierno dell’impresa italiana, uno dei temi caldi di questo periodo, complice anche la pandemia, posto sotto la lente di ingrandimento per le richieste di sostegno da parte del settore.

Le imprese sono il motore dello sviluppo economico del Paese e bisogna occuparsi di chi lo sviluppo economico lo fa – ha esordito Giorgetti – In Italia c’è spesso una visione negativa di chi fa impresa, visto come chi sfrutta i lavoratori e l’ambiente o non paga le tasse”.

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Giorgetti ha ragionato su quella che è la compagine attuale del Governo, dove la Lega è da lui vista come una componente in grado di “portare la voce di chi produce”.

Il reddito di cittadinanza deve essere riconosciuto a chi effettivamente ne ha bisogno – ha dichiarato il ministro – ma non deve essere una droga. Bisogna portare avanti la cultura del lavoro e creare opportunità di lavoro per tutti, appoggiandosi al privato senza opprimere fiscalmente“.

“Per questo bisogna avere dietro la gente che condivide questa visione del mondo”, ha sottolineato Giorgetti, riferendosi chiaramente alle varie componenti di Governo.
Un Paese, quindi, che non deve essere più fanalino di coda dell’Europa, ma un luogo attrattivo per gli investitori sia italiani che stranieri, secondo il ministro, il quale ha ribadito il concetto della necessità di nuove regole in Europa e di una nuova posizione dell’Italia in questo contesto. Italia che, secondo Giorgetti, deve liberarsi dai propri “complessi di inferiorità” e il momento sarebbe “decisivo” in tal senso.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, invece, ha spiegato l’esponente del governo, il nodo ancora da sciogliere è quello di vedere Paesi come Stati Uniti e Cina concordi nell’approvare le medesime regole. Una questione che va di pari passo con il tema della concorrenza economica: meno oneri ci sono e più un Paese può apparire più competitivo di un altro, ha in sostanza sottolineato il politico.

Di conseguenza, la “sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica”.

Questo è un processo di trasformazione che deve essere guidato da un Governo responsabile – ha proseguito – Ci vuole una componente umana e un patrimonio che diventi dei giovani, i quali devono essere invogliati a fare gli imprenditori. Senza gli imprenditori non c’è sviluppo”.

“Bisogna creare un clima di fiducia nel futuro, per far sì che si possa investire nel Paese. C’è bisogno di sindaci imprenditori”, ha aggiunto. 

E sul fronte dei giovani, quali sono i progetti del Governo? Nei mesi scorsi avevano fatto discutere le storie di alcuni giovani a cui erano stati proposti impieghi in cambio di pochi spiccioli orari, senza contare il tema sempre aperto di stage e tirocini, che a volte non prevedono neppure un minimo di rimborso spese.

“Sono situazioni di confine – ha risposto il ministro al quesito – che derivano da un mondo del lavoro sclerotizzato, gestito in modo non efficiente”.

È previsto un nuovo progetto di politiche del lavoro per nuove forme di assunzioni – ha proseguito – e per creare un meccanismo in grado di far incrociare la domanda e l’offerta di lavoro: per questo ci vuole la disponibilità da parte di tutti”.

Mentre sul fronte del Green pass, obbligatorio sui posti di lavoro pubblici e privati, a partire dal prossimo 15 ottobre, Giorgetti ha dichiarato di non comprendere le resistenze fatte di fronte al Green pass, ottenibile anche a seguito di un tampone.

“Non capisco perché non si voglia fare neppure un tampone – ha dichiarato – Il Green pass è uno strumento per limitare il rischio dei contagi”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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