Il punto di Maurizio Gibin su saldi e commercio: “Necessaria una piattaforma online dei servizi del territorio”

Continueranno fino al prossimo 28 febbraio i saldi invernali, ma ormai sono iniziati i primi bilanci sull’andamento di queste svendite 2020: se nelle prime due settimane si è registrato a livello nazionale un incremento del 2 percento rispetto al 2019, nella terza settimana c’è stata un’inversione di tendenza, con un decremento del 3,5 percento.

A livello nazionale rimane stabile al 61,8 percento la cifra di quanti faranno acquisti nel corso dei saldi: tra i capi più gettonati restano sempre in pole position articoli di abbigliamento e calzature, per una spesa media di circa 110 euro.

“Nel 2019 il Black Friday è durato di più del solito e, pertanto, gli acquisti invernali si sono riversati sul periodo di gennaio. Il Black Friday ha portato via terreno. – questa l’analisi fatta da Maurizio Gibin, presidente di Ascom Conegliano – C’è ancora poca chiarezza nella gestione dei prezzi, considerando come le offerte vengono fatte in maniera differente nel corso dell’anno. Notiamo un certo disequilibrio”.

Per aiutare il commercio, le amministrazioni dovrebbero essere più attente a un settore che ancora oggi sta scontando gli scossoni ricevuti in questi anni. – ha osservato Gibin – L’online sta portando via del fatturato, anche se in Italia le vendite sul web non hanno ancora raggiunto cifre significative, sebbene si registri un aumento annuale”.

“L’unica via è quella di prendere atto di questa situazione generale. – ha proseguito il presidente di Ascom – I negozi storici devono sfruttare i vantaggi di un mondo ormai digitalizzato, perché non si può andare contro il futuro. Per questo un’idea sarebbe la creazione di una piattaforma comune, per ridurre i costi destinati alla realizzazione di un sito, nel quale vengano proposti i servizi e gli articoli commerciali di un’area territoriale”.

In sostanza, secondo Gibin, un forte spirito di adattamento unito a una certa abilità nel cogliere tutti i benefici possibili derivanti dalla direzione commerciale intrapresa dalla propria epoca, sarebbero le caratteristiche ideali per un imprenditore dell’era del digitale.

Ormai le persone hanno poco tempo e nei loro spazi liberi preferiscono dedicarsi agli affetti e alla cura della persona, per questo scelgono l’acquisto online – ha dichiarato il presidente di Ascom – Considerato questo aspetto, bisogna essere ben performanti”.

“Assieme ad Ascom Treviso stiamo studiando una piattaforma in grado di illustrare quelli che sono i servizi, i prodotti commerciali e le offerte nell’ambito del food & beverage disponibili in un’ampia zona. – ha annunciato Gibin – Si tratterebbe di un marketplace estendibile a tutto il territorio Unesco, che sia all’altezza della situazione e faccia decidere al turista di ritornare“.

Un commercio, quindi, che per uscire dalla situazione di difficoltà odierna, registrata anche a livello nazionale, dovrebbe cavalcare l’onda o, meglio, farsi ispirare da quelli che potrebbero essere i benefici portati dal cosiddetto “effetto Unesco”.

Sicuramente, come ha più volte ribadito Maurizio Gibin, ormai la sfera del digitale è un ambito con cui anche il negozietto tradizionale è costretto a dover fare i conti e, in un certo senso, a scendere a patti per poter affrontare senza ulteriori scossoni il mercato odierno e quello del futuro.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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