Nei giorni in cui la Protezione Civile e le forze dell’ordine stanno lavorando di concerto per assicurare il massimo rispetto da parte dei cittadini delle disposizioni per contrastare la diffusione del Coronavirus, il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, lancia un accorato appello alla responsabilità di tutti di fronte all’emergenza sanitaria (vedi video).
“Come vedete dai dati la situazione non migliora e sappiamo che nei prossimi giorni dobbiamo attenderci un picco, quindi mi rivolgo a tutti voi per invitarvi a stare a casa” – è la richiesta del sindaco, che lancia anche un duro richiamo a coloro che, oltre a non rispettare le disposizioni, in questi giorni stanno mostrando una scarsa collaborazione nei confronti di chi sta effettuando i controlli.
“Non è possibile che i nostri volontari della Protezione Civile trovino persone che si rivolgono a loro in malo modo quando loro mettono a rischio la loro incolumità per dare un messaggio positivo alla popolazione. Non è più il tempo di scherzare, bisogna rimanere in casa, per una settimana o dieci giorni non lo so, non è importante ora”, continua Chies.
Una richiesta di collaborazione e rispetto nei confronti di chi oggi presidia le strade rischiando per il bene di tutti e un richiamo alla responsabilità di tutti, soprattutto nei confronti di coloro che nelle strutture ospedaliere stanno combattendo in prima linea contro la pandemia: “Il distretto sanitario sta dando il massimo, tutti coloro che lavorano nell’ospedale sono allo stremo delle forze, ma continuano a lavorare perché questa situazione possa vedere un lieto fine”.
Infine, da parte del primo cittadino un messaggio di speranza ai coneglianesi: “Dobbiamo stringerci tutti attorno ad un obiettivo comune che è uscire da questa situazione nel minor tempo possibile. Avremo tempo per divertirci, per uscire e fare sport, questa non è la settimana dello sport, è la settimana in cui dobbiamo tutti rimanere a casa. Vedrete che riusciremo ad uscire da questo incubo”.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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