Un bando di affidamento dell’organizzazione di eventi come il Natale 2020 sarebbe in cantiere a Conegliano, secondo una missiva inviata da nove realtà associative, tra cui due di categoria, indirizzata al sindaco Fabio Chies, al presidente del consiglio comunale Giovanni Bernardelli, alla giunta e a tutto il consiglio comunale.
Una missiva dai toni pacati, dove si fa riferimento a un bando di affidamento a soggetti terzi per gli eventi, ma dal messaggio fermo, un messaggio di opposizione a questa scelta.
Un documento divulgato tramite i social dai banchi della minoranza, ovvero dal capogruppo del Movimento cinque stelle Alberto Ferraresi, datato 30 luglio 2020 e recante la firma di Pro loco, Contrada Granda, Enoconegliano, Dama Castellana, Corte delle Rose, La chiave di Sophia, Ascom, Confartigianato e Confesercenti.
Partendo dalla premessa che l’emergenza da Covid-19 ha fatto sì che nella comunità si radicasse un forte senso di appartenenza e un bisogno di sostegno reciproco tra le varie realtà cittadine, le nove associazioni firmatarie del documento hanno ribadito il concetto secondo cui “questa è la strada da percorrere” e che “fare squadra e stare uniti è la risposta indispensabile”: un messaggio, quest’ultimo, rimarcato in più punti della missiva.
Concetti alla luce dei quali, pur riconoscendo la funzione aggregativa esercitata dall’amministrazione comunale nel periodo più buio dell’emergenza, le associazioni hanno ricordato il proprio impegno nel “sostenere, sviluppare e promuovere iniziative, eventi, manifestazioni” e, a riprova di ciò, sono stati citati i 50 eventi che compongono l’offerta estiva coneglianese, in programma fino al prossimo settembre.
Scelta che “risulta inappropriata – scrivono le associazioni – se non ci fosse un’associazione mista pubblico-privata come Conegliano In Cima, fondata e partecipata dal Comune, insieme ad altri soggetti”.
Una decisione che andrebbe “in contraddizione”, secondo le realtà associative, con l’incarico dato a Conegliano In Cima di organizzare il Natale per due anni, compreso quello del 2020, con un investimento complessivo pari a 75 mila euro.
Il bando, quindi, per i firmatari della lettera significherebbe un mezzo con cui “delegittimare un impegno preso dal Comune nei confronti dell’associazione Conegliano In Cima, per finalità già deliberate”.
Ma non è tutto: i firmatari identificano proprio in Conegliano In Cima “l’ente capofila” idoneo a rappresentarle, a raccogliere e coordinare tutte le proposte avanzate dalle associazioni “per l’organizzazione delle attività come da calendario allegato e per il Natale 2020”.
Alla volontà di un bando di affidamento a esterni avanzato dal Comune, in sintesi, le associazioni rispondono con la proposta di istituire una consulta delle associazioni.
Parole a cui certamente seguirà un riscontro da parte dell’amministrazione comunale ma, nel frattempo, Alberto Ferraresi non ha perso tempo formulando alcune considerazioni in merito e anticipando la costituzione di una sorta di asse tra gruppi consiliari – è ben immaginabile quale sia il papabile alleato – con cui poter approfondire la questione e, pare, non solo questa.
“Credo sia evidente da quanto scritto che qualcuno non stia rispettando i patti – ha dichiarato Ferraresi – e quello che sta succedendo è solo la punta di un iceberg. Già dallo scorso Natale avevo odorato qualcosa che non andava”.
“Sia chiaro, io sono favorevole all’idea di un bando, pur vedendo in che modalità si farà, e io stesso l’avevo proposto il primo anno del Natale a Conegliano, ma credo sia giusto rispettare gli accordi presi – ha proseguito il capogruppo pentastellato – Ho reso pubblico il documento perché credevo fosse giusto che si sapesse e mi sono chiesto il motivo per cui nessuno della giunta ne avesse parlato prima”.
“Questa lettera è il sintomo di qualcosa che non va – ha aggiunto Ferraresi – Che bando si vuole fare? Perché non si può aspettare un altro anno? Il meccanismo si è inceppato e noi, nel frattempo, ci muoveremo di conseguenza, assieme a un altro gruppo consiliare”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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