Conegliano, in soccorso ai commercianti arriva Leo, l’app che rileva la distanza di sicurezza rispettando la privacy

Nasce tra Conegliano, Bologna e Milano il dispositivo che potrà aiutare imprenditori, commercianti e tutti coloro i quali dovranno stare particolarmente attenti al rispetto del “distanziamento sociale”, a evitare gli assembramenti che saranno severamente vietati anche durante la “Fase 2” della lotta al coronavirus che scatterà lunedì 4 maggio.

Si chiama Leo, in omaggio al genio di Leonardo da Vinci, al Leone di San Marco e all’Italia, il dispositivo ottico che rileva le distanze di sicurezza nei luoghi in cui è installato garantendo la privacy di tutti i presenti. “Leo” è prodotto da Wi4b, una società bolognese specializzata in progettazione di soluzioni per l’internet delle cose, in collaborazione con la milanese Design Factory 21AM e con TwinAdvisors&Partners Limited, società londinese punto di riferimento per le startup tecnologiche e la “space economy” di cui è amministratore delegato il quarantenne coneglianese Alessandro Sannini, già consulente della fondazione Amaldi, partecipata dall’Agenzia Spaziale italiana.

Leo rappresenta l’esempio di una tecnologia facile e utile per le persone – spiega lo stesso Sannini – la tecnologia che utilizza è simile, per funzionamento, alle videocamere installate su alcuni satelliti”.

Come funziona? “Installato nei luoghi pubblici o normalmente affollati come uffici, aziende e spazi comuni – spiegano i suoi creatori – “Leo” calcola la distanza di sicurezza minima tra le persone. Se queste ultime sono troppo vicine le avvisa con un segnale acustico. Il suo funzionamento è simile a quello dei segnalatori di fumo: una volta installato sul soffitto, salvaguarda la sicurezza delle persone e garantisce il rispetto delle norme vigenti, anche in termini di privacy visto che non colleziona alcun dato e non si connette ad altri dispositivi”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: web).
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