“Lavoriamo per un centrodestra inclusivo”: è questo in sintesi l’obiettivo espresso da Stefano Dugone (nella foto) dei Popolari per Conegliano, in vista delle prossime elezioni amministrative.
Chi pensava che le dimissioni presentate dallo stesso Dugone e da Francesco Polo, assieme ai consiglieri comunali di Pd, Movimento 5 Stelle e di alcuni profili di Forza Italia, significasse la nascita di una nuova alleanza per la prossima partita elettorale, dovrà ricredersi.
La nascita del nuovo gruppo “Noi per Conegliano” è la riprova di questo, in quanto il neonato gruppo di lavoro non comprende i Popolari per Conegliano (qui l’articolo).
“Staremo dalla parte del centrodestra – ha spiegato Stefano Dugone – e non abbiamo mai pensato di cambiare passando al centrosinistra: sarebbe stata una scelta innaturale. Noi lavoriamo per un centrodestra inclusivo che viaggia sui programmi e non sui personalismi, attento a tutto il mondo civico e con una visione lungimirante per la città“.
Su questo fronte anche Floriano Zambon ha sottolineato il concetto: “Specifico che io parlo da esterno, come osservatore e non come esponente. La scissione che è avvenuta e i progetti futuri per le elezioni sono due cose diverse tra loro“.
“Bisogna tenere conto che la scissione è avvenuta soprattutto per l’uscita di due esponenti di Forza Italia, quindi non va confuso il momento elettorale con i progetti per il futuro”, ha ribadito Zambon.
Intanto Dugone ha riferito come ci siano stati dei colloqui informali con le forze politiche di centrodestra, anche se al momento non ci sarebbe stata ancora una convocazione formale al tavolo di lavoro gestito da Fabio Chies.
Nel frattempo, Dugone ha chiarito come ora l’attenzione dovrebbe essere tutta rivolta al recupero di una centralità della città di Conegliano nel territorio, alla gestione di tematiche come il futuro della Zoppas Arena o dell’ex area Zanussi, considerando lo scenario socioeconomico causato dall’arrivo della pandemia.
“Alle scorse elezioni i votanti sono stati il 52 percento, quindi bisogna capire il motivo per cui quel 48 percento non si è recato alle urne. – ha osservato Dugone – Bisognerà essere inclusivi anche con gli aventi diritto al voto di matrice non coneglianese. Sarà una partita diversa per tutti, perché la pandemia ha aperto necessità nell’ambito del sociale e poi c’è il tema riguardante le partite iva e i commercianti“.
“Stavolta serviranno dei veri e propri progetti che si rivelino fattibili e non solo delle idee. – ha aggiunto – Bisognerà fare delle scelte di fondo e una serie di azioni politiche per valorizzare le peculiarità di Conegliano”.
(Foto: Facebook).
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