Conegliano, installati i cartelli informativi sull’inquinamento atmosferico: multe da 173 euro per i trasgressori

Il tema dell’inquinamento atmosferico era emerso lo scorso ottobre (qui l’articolo), con la pubblicazione di un’ordinanza nel Comune di Conegliano: fino al 31 marzo ci sarà il divieto di circolazione nel centro abitato per i veicoli a benzina e a diesel Euro 0 ed Euro 1, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 18.30. L’ordinanza rientra nell’ambito di un accordo approvato nel 2017 dalla Regione Veneto “per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell’aria”.

Nei vari punti di accesso alla città e nel Comune di San Pietro di Feletto, poco prima di via Guizza, sono stati posizionati dei cartelli informativi completi delle tre fasce di allerta per l’inquinamento atmosferico (al momento il territorio locale si trova nella fascia verde, quella più bassa).

“Teniamo sempre sotto controllo le rilevazioni Arpav – ha spiegato il comandante della Polizia locale, Claudio Mallamace – e nel momento in cui ci sono delle rilevazioni più alte per quattro giorni consecutivi si avvisa la cittadinanza del cambio di fascia direttamente sul sito comunale”.

In realtà stiamo verificando la possibilità di creare una mailing list, dove il cittadino si iscrive in modo tale da essere sempre informato via mail o sms – ha aggiunto Mallamace – Sono escluse dall’ordinanza le vie che sono di comunicazione all’autostrada e alle industrie, come la Pontebbana, viale Italia e viale Venezia, via Menaré e via Lino Innocenti”.

“Fortunatamente il livello di polveri nell’aria si è abbassato di molto in questi giorni, grazie al vento che ha la funzione di ripulire – prosegue il comandante – I livelli aumentano solitamente la sera, nella fascia oraria compresa tra le 18 e le 22.30, quando la gente, rincasata dal lavoro, accende le caldaie e il riscaldamento: non tutte le caldaie sono nuove”.

Multa salata per i trasgressori dell’ordinanza, che ha visto un aumento: da 169 euro del 2018, nel 2019 si passa a 173 euro. “Ogni due anni – ha chiarito Mallamace – avviene un aumento del 2,4 percento, per un adeguamento all’Istat delle sanzioni”.

In ogni caso, per eventuali informazioni, i cartelli informativi presentano in basso il numero dell’ordinanza, oltre all’indirizzo internet del sito Arpav, dove è possibile consultare il bollettino inerente i livelli di inquinamento atmosferico del territorio.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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