Il caso delle maschere di Carnevale apparse all’ingresso del cimitero di Collalbrigo ha sollevato un gran polverone a Conegliano.
Si trattava di un’iniziativa promossa dalla Pro loco di Conegliano, in collaborazione con il progetto Ricrearti e l’aiuto dei giovani dell’istituto Don Bosco e della Piccola comunità: le sagome erano state sistemate in tutta l’area comunale, con l’intento di richiamare l’idea del Carnevale, nonostante lo stop a sfilate e altre iniziative.
Iniziativa posta in ombra dal rinvenimento di due, delle centinaia di sagome posizionate, di fronte all’ingresso del cimitero di Collalbrigo (vedi articolo).
A segnalare il fatto era stata Isabella Gianelloni del Partito democratico che, ora, ha affrontato un tema che l’ha riguardata, ovvero gli insulti ricevuti sui social.
“Le vicende seguite al mio post mi impongono di non scherzare, per niente, anche se siamo a Carnevale”, è la premessa fatta da Isabella Gianelloni, la quale ha spiegato come la presidente della Pro loco di Conegliano, Sara Favaro, le abbia espresso il proprio dispiacere per quanto avvenuto, assicurando come quella sistemazione delle sagome fuori dal cimitero non fosse farina del sacco del gruppo di volontari ma, piuttosto, frutto dell’azione di qualche ignoto.
“Per quanto mi riguarda, la cosa finiva là”, ha proseguito Gianelloni, facendo poi riferimento alle “denunce di invidia” e agli insulti ricevuti sui social.
“Mi stupisce che a Conegliano il ‘dibattito’ sia ridotto a simili miserie: gente (non ben definita) che, per denigrare qualcuno (di non ben definito), ricorre a mezzi di questo tipo per distruggere gli altri – ha spiegato – Non è mia abitudine diffamare gli altri, tanto meno chi non conosco. La calunnia e la diffamazione sono reati penali”.
“Nella malaugurata ipotesi che si renda necessario disturbare le aule del tribunale, – è l’avvertimento fatto dall’ex consigliere del Partito democratico – il ricavato delle condanne non finirà nelle mie tasche, ma andrà a progetti sociali e culturali per Conegliano”.
“La prossima settimana ci sarà il martedì grasso: a quel punto sarà bene togliere le maschere, – ha concluso – dietro alle quali si nascondono rivalità e odi personali, invidie e vendette incomprensibili e pensare con onestà a dare a Conegliano ciò che merita. Le visioni, le proposte, le idee diverse sono una risorsa e non un problema, purché si rimanga nell’ambito dell’onestà intellettuale. Conegliano merita risposte”.
Da parte sua, Sara Favaro ha assicurato come le maschere siano state subito rimosse dall’ingresso del cimitero di Collalbrigo e come, per iniziative future, la Pro loco sia aperta a costruire delle collaborazioni con le associazioni cittadine.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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