Conegliano, l’imprenditore Matteo Zoppas spiega il premio Campiello al programma Storie italiane di Rai1

Presidente di Confindustria Veneto e di Fondazione Il Campiello, l’imprenditore coneglianese Matteo Zoppas (nella foto in alto a destra) ha spiegato la filosofia del Premio Campiello nel programma Storie italiane, andato in onda lo scorso venerdì 14 giugno su Rai1.

Laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano, Matteo Zoppas fa parte della celebre dinastia di industriali iniziata con Ferdinando Zoppas, fondatore nel 1926 a Conegliano di un’officina meccanica, specializzata nella riparazione di cucine economiche a legna, poi produttrice di frigoriferi nel 1954 e della prima lavastoviglie di produzione italiana nel 1964.

Zoppas ha ripercorso assieme alla conduttrice del programma, Eleonora Daniele, le tappe fondamentali di decenni del noto premio nazionale: è il 1962 quando il riconoscimento letterario nasce per iniziativa degli industriali del Veneto, assegnato per la prima volta l’anno successivo all’opera “La tregua” di Primo Levi. Un premo arricchito nel 1996 con l’istituzione del Campiello giovani, volto a valorizzare i racconti scritti dai giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 22 anni.

Molti pensano che si tratti solamente di un evento – ha raccontato Matteo Zoppas – ma in realtà è un percorso che attraversa tutta l’Italia. Infatti, ora attraverseremo l’Italia dando agli scrittori l’opportunità di presentare la loro opera. Aiutiamo così a stabilire le regole implicite della letteratura italiana”.

L’imprenditore ha colto l’occasione per ricordare il primo vincitore del Campiello, Primo Levi, e citare l’avvicinamento del premio alla Fondazione San Patrignano, dando ai ragazzi l’opportunità di scrivere dei racconti.

“Mi auguro che il premio sia così in grado di estrarre i valori di questa comunità”, è stato il commento di Matteo Zoppas.

Il vincitore di questa edizione sarà decretato il prossimo 14 settembre a Venezia, tra la cinquina composta da “Lo stradone” di Francesco Pecoraro – edito da Ponte alle Grazie -, “Madrigale senza suono” di Andrea Tarabbia – pubblicato da Bollati Boringhieri -, “Il gioco di santa oca” di Laura Pariani – La Nave di Teseo -, “La vita dispari” di Paolo Colagrande – Einaudi – e “Carnaio” di Giulio Cavalli – Fandango.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: www.raiplay.it).
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