Conegliano, la Cgil prepara le richieste da presentare ai candidati sindaco: “Vogliamo chiarezza, a partire dalla pressione fiscale”

Tra le categorie che hanno in serbo la volontà di incontrare i futuri sindaci per sentire i progetti concepiti per risollevare le sorti della città c’è anche il sindacato Cgil di Conegliano che, tramite i propri rappresentanti, ha stilato diversi punti da presentare a chi correrà per ottenere la fascia da primo cittadino.

Il documento preparato dai sindacati comprende vari aspetti, dalla questione della viabilità, con la necessità di rendere più fluido il traffico sulla Pontebbana e di allargare il trasporto pubblico urbano ai Comuni limitrofi al coneglianese, fino alla realizzazione della metropolitana di superficie, al bisogno di dare priorità ai parcheggi in alcune zone della città e di ampliare il verde pubblico urbano.

Ma anche l’implementazione dei servizi di assistenza domiciliare, l’aumento di iniziative legate alle politiche giovanili, il recupero dell’ex area Zanussi e dell’ex cotonificio in un’ottica di riorganizzazione complessiva fino all’ipotesi della creazione di una vera e propria cittadella scolastica, sono tra le richieste avanzate dalla Cgil.

“La città di Conegliano presenta un indice di invecchiamento elevato rispetto alla densità di popolazione – hanno dichiarato Mauro Visentin, Nicola Atalmi e Paolino Barbiero – piazzandosi appena sotto il Comune di San Pietro di Feletto: ciò indica la necessità di creare più servizi, mentre le professionalità presenti nelle case di riposo devono essere messe in campo anche all’esterno”.

“Crediamo che sia necessario capire subito come devono essere impiegati i soldi a disposizione – hanno proseguito – senza aspettare il quinto anno. Chi parla di questi aspetti? Sanno come si fa un bilancio?”.

“Vogliamo chiarezza”, è stato il messaggio lanciato dai rappresentanti della Cgil, i quali si sono focalizzati sul fatto che Conegliano, allo stato attuale, presenta la pressione fiscale più alta, con un addizionale Irpef dello 0.80% uguale per tutti, “senza esenzioni o scaglionamenti per chi arriva fino a un reddito di 15 mila euro”.

“Tutti pagano la stessa percentuale”, hanno confermato dal sindacato e, di conseguenza, graduare l’Irpef in base al reddito e fare controlli tra chi dichiara di guadagnare tra lo zero e i 15 mila euro, è parso essere uno dei primi punti di interesse per la Cgil.

“La fedeltà fiscale deve essere d’interesse per i candidati sindaco – hanno spiegato i rappresentanti – ma lo devono affermare pubblicamente se è così, altrimenti continuerà a esserci un’ingiustizia di prelievo, perché c’è chi paga più del dovuto e bisogna spiegare i servizi che vengono dati”.

Atalmi, Visentin e Barbiero hanno riferito di aver già avuto un incontro con il commissario straordinario Antonello Roccoberton in merito a quest’ultimo punto: “Il commissario ha fatto quello che poteva fare per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale, ma è una decina d’anni che si va avanti così e Conegliano è stato uno dei primi Comuni a portare l’addizionale Irpef allo 0,80 percento, senza una progressività”.

“C’è da lavorare – hanno proseguito – Basti pensare che non è mai stato fatto un accordo con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, nonostante si sappia che il Comune ricava il 100% dalle irregolarità segnalate: in alcuni territori solo la pubblicizzazione dell’accordo ha portato degli effetti positivi in termini di pagamento delle tasse”.

“Crediamo che i cittadini debbano essere informati di queste cose – hanno sottolineato – perché ci sembra che finora nessuno abbia fatto nulla in tema di pressione fiscale. E per quanto riguarda tutto ciò che ha portato al commissariamento della città, ci auguriamo che una cosa simile non accada più”.

“Se la politica ha fallito in tema di pressione fiscale? Noi rispondiamo di sì”, hanno concluso i rappresentanti della Cgil.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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