Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito di un monitoraggio del settore delle compravendite di immobili, hanno scoperto un sessantenne che operava abusivamente come agente di mediazione immobiliare, dal momento che non era in possesso dei requisiti di cultura e competenza previsti dalla legge per questo tipo di occupazione.
Le indagini svolte dai finanzieri hanno permesso di accertare che il presunto agente, che operava all’interno di un’agenzia immobiliare di Conegliano, ha concluso diverse operazioni di compravendita, agendo in nome e per conto del titolare dell’agenzia, che era però l’unico in possesso di regolare autorizzazione a svolgere la professione, e assicurandosi in questo modo provvigioni per circa 33.000 euro.
Al termine delle attività ispettive, nei confronti dell’agente immobiliare abusivo è stata
stabilita una sanzione amministrativa per un importo che va dai 7.500 ai 15mila euro.
Inoltre l’uomo è stato segnalato alla Camera di Commercio di Treviso – Belluno per l’avvio della procedura di restituzione ai clienti delle somme indebitamente percepite.
Solo i mediatori abilitati e iscritti, infatti, possono richiedere al cliente di corrispondere una provvigione per l’attività di intermediazione svolta.
La legge ha recentemente previsto anche che, in caso di recidiva, si configuri il reato di esercizio abusivo di una professione, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 10 mila a 50 mila euro.
L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso si inserisce in un più ampio dispositivo di salvaguardia dell’economia, che ha lo scopo prioritario di tutelare i lavoratori onesti e le associazioni di categoria a fronte di comportamenti lesivi della corretta concorrenza tra gli operatori del settore, prevenendo nel contempo le numerose truffe, che trovano
nell’abusivismo terreno fertile per proliferare.
(Foto: Guardia di Finanza Treviso).
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