Dopo l’inaugurazione del presepe di Paré portato l’anno scorso in Vaticano e benedetto da Papa Francesco, ora esposto nell’androne di Palazzo Sarcinelli, è arrivato il momento della natività artistica realizzata dai ceramisti di Scomigo, svelata nella serata di ieri, venerdì 11 dicembre, nell’Oratorio dell’Assunta in Piazza Cima.
Si tratta della seconda esposizione in pochi mesi dei ceramisti nell’oratorio (vedi articolo), e anche questa volta lo sforzo creativo dell’associazione è rivolto ad un augurio alla comunità di superare il momento difficile causato dalla pandemia, e rinascere più forte, come racconta il presidente Renzo Salvador.
“Veniamo volentieri qui a portare un segno di continuità di quella che è la nostra tradizione – spiega Salvador – e il presepe rappresenta da sempre un elemento di tranquillità, pace e rinascita, e speriamo che questo avvenga presto anche per noi”.
“Questo particolare presepe vuole essere un augurio alla cittadinanza tutta e tutti coloro che avranno modo di visitare”, continua Salvador, rinnovando il progetto di collaborazione con l’associazione Contrada Granda che gestisce l’oratorio.
Il presidente di Contrada Granda, Rino Boscarato, dal canto suo esprime una grande soddisfazione per la possibilità di dare uno spazio di visibilità nel centro storico a un’associazione di validi artisti e persone di cuore come quella dei ceramisti, a cui molti in città sono affezionati: “Siamo sempre molto felici di ospitarli, sarebbe giusto ampliare ulteriormente la loro platea per far godere delle loro opere ad ancora più persone, sono artisti che sorprendono sempre se ci si ferma a guardare le opere una per una”.
Il particolare allestimento è stato progettato e realizzato dal maestro ceramista Angelo Zanin, mentre l’artista coneglianese Gianni Sartor ha contribuito con la scritta e la stella cometa che completano il presepe.
“Le statue sono state realizzate qualche anno fa dai laboratori di Scomigo e ci hanno lavorato sia adulti che bambini – spiega Zanin – Sono circolate nei comuni vicini per un po’, mentre quest’anno abbiamo pensato di realizzare una sceneggiatura particolare, visto che ne avevamo l’opportunità, inserendo la scena in una località marittima delle nostre zone, e sostituendo la grotta della natività con una barca. Anche la sabbia è stata scelta per rievocare le nostre località balneari, come Caorle”.
Nell’oratorio hanno trovato posto anche delle piccole ma preziose natività artistiche dipinte da Laura Chies, che ha realizzato anche un presepio esposto in piazzale Beccaria, vicino al Parco Mozart.
Tutte queste opere fanno parte dell’itinerario urbano, promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con Conegliano In Cima, Confcommercio, Confartigianato e La chiave di Sophia, che porterà cittadini e curiosi alla scoperta dei vari presepi che arricchiscono la città e che permetteranno di vivere in pieno almeno un pezzo, ma quello più vicino al significato originario, di questo particolare Natale al tempo del Covid-19.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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