“Si esibiva come cantante, con l’ausilio di microfono e due casse acustiche, sull’area pubblica urbana del centro storico, precisamente all’intersezione tra viale Carducci e i viali Mazzini/Vittorio Emanuele, senza permesso del Comune. Per questa violazione amministrativa è stabilità la somma di euro 100“.
È finita così, al Comando della Polizia locale del coneglianese, la bella mattinata di musica e canzoni, da “Guantanamera” a “Io vagabondo”, da Battisti a Bennato, che aveva incantato il pubblico del giorno di mercato.
Giuseppe Carmignano (www.facebook.com/giuseppe.carmignano.3), ventinove anni, mamma siciliana e papà napoletano, una bella moglie e due figli di tre e cinque anni, vive d’arte e di canzoni e forse pensava che il regolamento comunale non fosse così severo o applicato così alla lettera.
Questa mattina, chiamati da qualche vicino, sono arrivati due poliziotti e quattro vigili urbani ma poi, vista la reazione della folla che gridava “Lasciatelo, lasciatelo, Libertà, Libertà”, e commentava “L’è drio a cantar, el ga fato niente de mal“, gli hanno permesso di proseguire e di recarsi al Comando al termine dello spettacolo. Giuseppe credeva fosse solo per procedere all’identificazione, e invece è arrivata la multa.
“Non me l’aspettavo – commenta – perché erano state proprio le forze dell’ordine a chiedermi di continuare per evitare che la protesta degenerasse. Cantare è la mia passione e anche il mio unico lavoro. Molte persone mi hanno manifestato la loro solidarietà, la loro amicizia e altre mi hanno chiesto di esibirmi per Natale. Io giro tutta l’Italia ma tornerei a Conegliano nonostante quel che è successo, solo se lo volesse il sindaco e mi garantisse di non ricevere un’altra multa“.
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