Conegliano, l’allarme della Filarmonica: “Casa della Musica, improponibili le nuove condizioni economiche”. Lettera aperta a commissario e candidati sindaci

“Le richieste economiche ricevute appaiono improponibili da gestire”. Attraverso una lettera aperta indirizzata e inviata oggi lunedì al commissario straordinario Antonello Roccoberton e, per conoscenza, ai tre candidati sindaci già certi Francesca Di Gaspero, Fabio Chies e Piero Garbellotto, il presidente dell’Associazione Filarmonica Coneglianese Andrea Conson lancia l’allarme sulla permanenza della storica “banda” della città nella Casa della Musica di via Stadio, e di conseguenza sulle prospettive future del sodalizio.

“Prima di essere presidente, sono un musicista della Banda di Conegliano da 37 anni – premette Conson nella missiva – essere membro della banda mi ha fatto sentire parte attiva di Conegliano, una città che ha sempre dato valore al mondo delle associazioni, vedendole come una grande famiglia di anime diverse tra loro ma unite con orgoglio nel nome della loro città. Negli anni ’90 la Filarmonica di Conegliano era un’istituzione” evidenzia Conson, prima di descrivere una situazione oggi ben diversa: “Negli ultimi anni c’è stata una forte perdita di interesse da parte di Conegliano nei confronti della sua banda, smettendo di vederla come un valore e come un gruppo rappresentativo per la città”. Con conseguenze anche sotto l’aspetto della sostenibilità delle proprie attività: “Oggi, per fare un concerto, a grande fatica possiamo chiedere un rimborso spese che a stento riesce a coprire lo spostamento dei suonatori, il compenso al maestro, la SIAE e la copertura di alcune spese vive“.

C’è però anche una… nota allegra, almeno per il momento: “Da 10 anni – prosegue Conson – un punto fermo ci ha permesso di continuare la nostra attività: la concessione da parte del Comune di Conegliano della Casa della Musica. Uno stabile moderno ma poco conosciuto, realizzato con il solo scopo di dare uno spazio ai gruppi musicali. La concessione a titolo gratuito – afferma il presidente della Filarmonica – è stata vista da noi come un’opportunità di inclusione e non di esclusività ed infatti, grazie ad un utilizzo condiviso degli spazi, siamo riusciti a valorizzare un’intera area urbanistica che avrebbe rischiato fini diversi e meno “valorosi””.

Nubi grigie sembrano però stagliarsi all’orizzonte: “Oggi purtroppo le cose stanno cambiando e quest’opportunità rischia di venire meno, le richieste economiche ricevute appaiono per noi improponibili da gestire e mi portano a ripensare non più alla banda
come quel biglietto da visita e rappresentante della città e dei suoi simboli. È vero, non siamo più “cool” come tempo ma con un giusto progetto ed un giusto sostegno economico potremmo tornare ad esserlo
. In altre città, non troppo lontane dalla nostra, dove si investe nella banda come biglietto da visita, quest’ultima attira forte visibilità e viene sostenuta come porta bandiera di un movimento culturale cittadino composto da innumerevoli associazioni”.

Da queste e altre considerazioni trae le basi la richiesta di Conson al commissario Roccoberton: “Le chiedo di darci ancora respiro con una proroga dell’attuale convenzione, e nel suo ruolo di commissario, lasciare alla futura giunta la decisione se investire o meno su di un nuovo progetto di ampie visioni con l’augurio che essa possa trovare nei suoi uomini dei veri rappresentanti della cultura e dell’associazionismo cittadino”. Una richiesta di cui anche Di Gaspero, Chies e Garbellotto sono ora a conoscenza.

(Foto: Associazione Filarmonica Coneglianese).
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