Cercasi sede per la mostra “Erotico contemporaneo”: è questo in sintesi il tenore dell’avviso pubblicato nella giornata di ieri, lunedì 17 maggio, sul proprio sito dall’associazione IntArt, realtà coneglianese attiva da circa 10 anni, impegnata nella promozione e nella valorizzazione dei giovani artisti, non solo locali.
Un avviso apparso dopo che la presidente dell’associazione, Giovanna Pattaro, aveva diffuso sui gruppi social della città un messaggio dove, sostanzialmente, informava del fatto di aver scoperto come la mostra, inizialmente prevista a Conegliano, non fosse mai stata approvata, “nonostante fosse sempre stato detto il contrario”.
E ora, dopo il dibattito sui social scaturito da questo post, è la stessa Pattaro che ha voluto spiegare i contorni della vicenda, chiarendo quale fosse l’intento della diffusione del messaggio, “lontano dall’idea di fare delle polemiche”, come ha specificato, ma scritto “per capire cosa fosse effettivamente successo e soprattutto per segnalare la questione e la ricerca di una nuova sede“.
“Siamo un’associazione che quest’anno festeggia 10 anni di attività e nel tempo siamo sempre stati attenti a non turbare la sensibilità di nessuno – è l’esordio fatto da Pattaro – Gli artisti ci avevano chiesto una maggiore libertà nel poter esporre lavori con il corpo nudo come soggetto. Solitamente organizziamo le mostre soprattutto negli spazi dell’Oratorio dell’Assunta in piazza Cima ma, stavolta, ci sembrava il caso di cercare una sede alternativa”.
“Da qui l’idea di intitolare la mostra ‘Erotico contemporaneo’, fermo restando che l’erotismo non è sinonimo di pornografia e già il fatto che, nel 2021, sia necessario fare questa distinzione è significativo. Tuttavia rispettiamo la sensibilità di tutti e, anzi, dall’inizio non la volevamo turbare – ha proseguito Pattaro – Abbiamo quindi contattato il Comune di Conegliano, con il quale c’è sempre stato uno splendido dialogo, mettendoci anche in discussione e mettendo in discussione il nostro stesso progetto, per il quale eravamo disposti a fare tutti i cambiamenti del caso e, all’occorrenza, cercare insieme una soluzione in caso di eventuali problematiche”.
Giovanna Pattaro ha riferito come i primi incontri con alcuni assessori dell’amministrazione, che, proprio per evitare polemiche, ha preferito non nominare, si sarebbero svolti all’incirca nell’autunno del 2019, quindi con un certo anticipo rispetto all’annata del decimo compleanno (il 2021), per la quale la mostra sarebbe stata l’occasione propizia per celebrare questo importante anniversario.
“Ci era stata proposta la Galleria del Novecento di Palazzo Sarcinelli e, sinceramente, per noi questa location era davvero un sogno – ha raccontato la guida di IntArt – Bastava capire come il Comune avrebbe potuto venirci incontro, non essendo quello spazio gratuito, ma per il resto non erano emerse altre problematiche”.
La mostra era stata pianificata per la fine di ottobre di quest’anno, poi la pandemia ha rallentato la macchina organizzativa e c’è stata anche la caduta della giunta di Fabio Chies.
“Dopo la caduta della giunta, abbiamo sollecitato l’Ufficio Cultura per capire come procedere, ma c’è stato risposto che la mostra, per il tema proposto, non era stata approvata già a febbraio 2020 – ha proseguito Pattaro nel suo racconto – Non siamo andati a disturbare il commissario Roccoberton, in quanto non ha nessuna responsabilità per quanto avvenuto, però siamo rimasti stupiti perché avevamo già pubblicato il bando per la ricerca degli artisti, contattato dei critici incaricati per la scelta delle opere e proposto, alla passata amministrazione, il coinvolgimento di qualcuno dell’ufficio cultura in questa fase di selezione, per una questione di trasparenza”.
“Siamo apolitici, non siamo interessati a fare business ma solo a promuovere i giovani artisti nel rispetto di tutti e, onestamente, siamo infastiditi a causa della piega politica che la questione ha assunto: noi non abbiamo e non abbiamo mai avuto nulla contro nessuno – ha proseguito Pattaro – Il fatto è che siamo rimasti stupiti e dispiaciuti del fatto di aver scoperto la cosa in questo modo: se il tema era un problema, eravamo disposti a cambiarlo”.
Ora l’attenzione dell’associazione è tutta rivolta verso la ricerca di una sede alternativa, con l’auspicio di riuscire a festeggiare questo decimo compleanno a fine ottobre, Covid permettendo.
“Speriamo di avere delle novità entro un mese, anche se ci piacerebbe davvero molto poter proporre la mostra nella città di Conegliano”, ha concluso Giovanna Pattaro, presidente di IntArt.
(Foto: Facebook).
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