Dopo caprioli, cinghiali e volpi, le colline di Collabrigo, a Conegliano, hanno stavolta attratto una faina.
Un transito immortalato ancora una volta dal sistema di ‘fototrappolaggio’ di Giuseppe Zoppè, un ingegnoso sistema in grado di registrare i vagabondaggi degli animali nelle località in cui l’apparecchiatura viene installata.
La faina si è mossa lo scorso 26 dicembre, poco dopo le 6. Nello stesso periodo, l’area era stata meta di altri animali selvatici, quali i cinghiali, all’evidente ricerca di cibo e avvistati il 29 dicembre, e una volpe, alle 3.31 del 21 dicembre.
Per il momento, sebbene gli animali si muovano tra le terre di Collalbrigo per procacciarsi del cibo, non sarebbero stati segnalati dei danni nei vigneti che caratterizzano la zona o in orti privati.
Fatto sta che, grazie anche al sistema di fototrappolaggio, risulta curioso vedere quale tipo di fauna caratterizzi ormai il territorio locale. Presenze, forse, che avrebbero suscitato meno stupore qualche decennio fa.
Ma l’avvistamento di tali animali ha tolto, in qualche modo, i riflettori da Bianchina, un bellissimo esemplare di capriolo femmina albino, protagonista dell’intera annata 2019. Il capriolo era spuntato per la prima volta a gennaio, suscitando un certo stupore vista l’eccezionalità del suo pelo dal color bianco puro.
Bianchina si è fatta vedere anche nel 2020, a ridosso dell’Epifania, spostandosi principalmente nella zona compresa tra il cimitero e l’ex osteria Antica Guizza in via della Guizza.
Tra cinghiali, volpi e ora anche faine in compagnia di Bianchina, Collalbrigo dimostra di essere un habitat naturale di tutto rispetto e, a questo punto, pare spontaneo chiedersi quale altro animale spunterà fuori.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Fototrappolaggio Treviso).
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