Conegliano, oltre una ventina di cinghiali nei campi di Collalbrigo: nuovi avvistamenti dopo il caso del capriolo Bianchina

Sono oltre una ventina i cinghiali avvistati in questi giorni nella zona di Collalbrigo: a svelarne la presenza, il sistema di “fototrappolaggio” di Giuseppe Zoppé, appassionato di avvistamenti di animali.

Una presenza che crea stupore ma che, allo stesso tempo, suggerisce di prestare una certa attenzione visto il numero consistente di animali di passaggio. Ma in zona non è la prima volta che si parla di cinghiali: risale agli inizi dello scorso marzo, infatti, la presenza di tracce lasciate da questi animali tra i filari dei vigneti a San Pietro di Feletto (qui l’articolo).

Orme profonde tra i 5 e i 7 centimetri erano stato rinvenute dai viticoltori della zona, i quali avevano ipotizzato come gli animali fossero passati di lì alla ricerca di cibo. Fortunatamente i vigneti non erano stati danneggiati, come non risulterebbero esserci state delle conseguenze a Collalbrigo.

Sempre a San Pietro di Feletto, nel luglio del 2017, i cinghiali avevano preso di mira gli orti, strappando i tuberi delle patate ma, nonostante ciò, i viticoltori avevano evitato di ricoprire le orme: essendo alla ricerca di cibo, gli animali avrebbero evitato di ripassare per una seconda volta in una zona già esplorata.

Stavolta ad avere attirato gli animali è stata l’area di Collalbrigo, sui colli coneglianesi, una zona già nota per la presenza ripetuta del capriolo femmina Bianchina, un passaggio posto in evidenza sempre da Giuseppe Zoppé con il suo sistema di “fototrappolaggio”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it)
(Foto: Fototrappolaggio Treviso).
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