Potrebbe essere ribattezzato un “pullman della speranza” quello che ieri, domenica 27 febbraio, è partito dalla sede della ditta di trasporti Battistuzzi di Conegliano per raggiungere un paesino al confine con l’Ucraina, recuperare e mettere in salvo alcune persone di quel Paese imparentate con famiglie residenti in Italia.
A raccontare questa iniziativa è lo stesso Adriano Battistuzzi, titolare dell’azienda, che nella mattinata di ieri domenica ha visto il figlio partire alla guida di un pullman da 88 posti, accompagnato da un altro autista e da due ucraini residenti a Vittorio Veneto.
“Mio figlio è partito per recuperare dei profughi, parenti di residenti in italia – ha spiegato Adriano Battistuzzi – Non so quando ritorneranno indietro, perché il viaggio è molto lungo. Ora ci stiamo dando da fare per trovare loro ospitalità qua”.
Il pullman farà rientro nella sede della ditta, dove le persone recuperate verranno indirizzate ai vari parenti o a quanti potranno dare loro un aiuto.
“Le persone da recuperare sono circa 30-40, ma è partito un pullman da 88 posti, così da caricarlo fino a quanto sarà possibile”, ha spiegato il titolare.
Il figlio di Adriano Battistuzzi, una volta giunto a destinazione, ha inviato al padre un filmato per documentare la situazione trovata al suo arrivo: nel video si vedono ucraini, specialmente donne con figli, arrivare a piedi con le poche cose che sono riuscite a recuperare in fretta e furia per il viaggio.
Persone che sono rimaste ad attendere sui binari ferroviari, per due giorni, l’arrivo del pullman o di qualcuno che potesse dare loro un aiuto.
Una volta arrivato il “pullman della speranza”, hanno iniziato a caricare a bordo le proprie cose, aiutate dal secondo autista della Battistuzzi impegnato nel viaggio.
Sono tante le iniziative che in queste ore anche il nostro territorio sta mettendo in campo, come raccolte di fondi e di generi di prima necessità.
Una macchina della solidarietà che sta lavorando a ritmo sempre crescente, mentre tutta l’Europa segue con il fiato sospeso l’evolversi di questo conflitto.
(Foto: Adriano Battistuzzi).
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