Domani, venerdì 17 maggio alle 18 negli spazi dell’ex convento di San Francesco a Conegliano, Philippe Daverio (nella foto, a sinistra), critico d’arte e volto televisivo e Gian Mario Villalta (nella foto, a destra), scrittore e poeta, tratteranno il tema del paesaggio locale nell’arte figurativa e in letteratura nel corso dei secoli.
Le colline del Conegliano Valdobbiadene da secoli sono fonte di ispirazione artistica, non solo nell’ambito delle arti figurative ma anche in ambito letterario. L’intento della serata è far emergere, grazie al dialogo tra Philippe Daverio e Gian Mario Villalta, il valore culturale, umano ed economico che ancora oggi questo paesaggio è in grado di rappresentare in qualità di teatro quotidiano della vita locale. Il paesaggio in cui viviamo, e la cui bellezza contribuiamo a conservare con il nostro lavoro di viticoltori, è uno dei nostri valori più preziosi.
Nell’anno del Cinquantesimo anniversario della Denominazione, affrontare il tema del paesaggio del Conegliano Valdobbiadene è un modo per sottolineare quanto anche la passione per il lavoro in vigna sia ispirata e alimentata dalla bellezza di queste colline e nello stesso tempo fautrice della stessa bellezza. Una natura modellata dall’uomo, che ha prodotto un paesaggio divenuto parte integrante della tradizione culturale veneta e, in particolare, del territorio del Conegliano Valdobbiadene.
L’incontro è introdotto da Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e da Emanuela Bassetti, presidente di Civita Tre Venezie.
La serata è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
(Fonte e foto: Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Docg).
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