“La mia non è una discesa in campo nella scena politica, ma dico la mia come imprenditore”: Piero Garbellotto, dell’omonima azienda di botti e nome noto nella città di Conegliano per la sua avventura con la squadra dell’Imoco volley, ha dato la propria visione sul futuro della città, città dove ormai si inizia già a sentire il clima da campagna elettorale.
E dopo Massimo Colomban (qui l’articolo), emerge un’altra figura di imprenditore che, complice la crisi economica provocata dalla pandemia, ha fornito una visione della città da un punto di vista non politico, tracciando quelli che potrebbero essere gli ingredienti per la ricetta di un futuro rilancio.
“Non ho tessere politiche e il futuro è tutto da scrivere“, è la sua risposta in merito all’eventualità di essere chiamato da qualche forza politica in vista delle prossime amministrative.
Ma come imprenditore, che cosa dovrebbe essere fatto per rilanciare la città del Cima? L’Unesco, secondo Garbellotto è una carta che deve essere giocata.
“Conegliano ha necessità di un cambio, perché sta particolarmente soffrendo questa situazione di pandemia e ha bisogno di ritrovare una posizione. – spiega l’imprenditore – Io penso che l’Unesco sia una possibilità straordinaria da cogliere: la città ora vede negozi sfitti, sta vivendo la crisi e l’indice demografico è in discesa“.
“Quindi credo che serva focalizzarsi su 5-6 punti di programma, anziché avere programmi da 30 pagine. – prosegue – Ci sono varie zone d’ombra della città che devono essere messe in sicurezza e poi c’è la questione dell’ex area Zanussi, un problema aperto da tanti anni e che non dovrà essere risolto con una semplice colata di cemento, ma con un’area verde e di parcheggio, oltre a unità commerciali“.
Sul passato della città, Piero Garbellotto non ha puntato il dito contro nessuno per quella che è stata la sua gestione: “Non credo siamo stati fatti degli errori, però è un dato oggettivo che Conegliano ha fatto dei passi indietro mentre San Vendemiano, ad esempio, negli ultimi vent’anni è davvero molto progredita“.
“Per la rinascita della città, quindi, credo che servano dei programmi smart e una forza propulsiva fresca, ma per quest’ultimo aspetto non ne sto facendo una questione di età”, ha concluso.
Rispetto alla precedente tornata di amministrative, stavolta le elezioni alle porte (complice amche la crisi economica da pandemia) stanno sollevando pareri tecnici e reazioni da parte del mondo imprenditoriale, evidentemente desideroso di assistere a un rilancio della città e alla risoluzione di alcune problematiche tutt’ora aperte.
(Foto: Imoco Volley).
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Conegliano, Piero Garbellotto sul futuro della città: “L’Unesco è una possibilità da cogliere, mi esprimo come imprenditore”

