In un anno che ha visto tanti importanti eventi alzare bandiera bianca di fronte alla minaccia del Covid-19, ha trovato la forza di resistere Pittori in Contrada, la storica rassegna che ormai da quarant’anni anima il centro storico di Conegliano con artisti impegnati ad esporre opere e crearne di nuove ispirandosi agli straordinari scorci di via XX Settembre.
Anche se limitata alla sola giornata di domenica 13 settembre, quando solitamente occupa un intero week-end, l’edizione del 2020 ha comunque ribadito il legame indissolubile della rassegna con il centro storico della città, e dimostrato alcune delle nuove possibilità che il rinnovamento dell’associazione Contrada Granda ha portato alla rassegna.
Oltre all’instancabile lavoro del presidente Rino Boscarato, il cui impegno ha reso possibile Pittori in Contrada in un periodo così complicato, la manifestazione ha visto alla prima prova Debora Basei, responsabile creativo di Contrada Granda e mente dietro molte iniziative artistiche che hanno coinvolto la città e in particolare il centro storico negli ultimi tempi.
“Erano in programma proposte nuove come street art e performance, poi a causa del Covid abbiamo dovuto limitare la manifestazione e mantenerci alla tradizione” spiega Debora, sicura comunque che le prossime edizioni permetteranno di esplorare le molteplici occasioni che Pittori in Contrada può ancora offrire ai giovani artisti.
C’è stata comunque una particolare attenzione agli artisti impegnati a dipingere en plein air tra i portici della contrada, e ad un certo punto sono rispuntati i personaggi illustri coneglianesi, Cima da Conegliano, Francesco da Collo, Luchesia e Pulzio Sbarra, già visti nel corso dell’estate e che in questa occasione hanno intrattenuto il pubblico con il racconto della loro vite.
Attorno a questa vitalità in attesa di tempi migliori per sbocciare definitivamente, il centro storico ha aperto come al solito alcune porte per svelare i suoi tesori e qualche angolo meno noto: dal prezioso ciclo di affreschi cinquecenteschi della Sala de Battuti, chiusa dall’inizio dell’emergenza sanitaria, agli atelier degli artisti di Palazzo da Collo.
Poco distante, ha aperto anche l’atelier di Franco Corrocher, situato nello storico edificio di Casa Sbarra.
Corrocher, ideatore di Pittori in Contrada, ricorda come è nata la manifestazione e rievoca la prima “gloriosa” edizione: “Erano gli anni Ottanta, e volevamo riportare la gente a passeggiare sotto i portici di via XX settembre, tra porta Dante e porta Leone, così abbiamo portato gli artisti ad esporre nella via”.
“Ho chiamato artisti da un po’ ovunque, c’erano persone che avevano esposto anche alla Biennale – prosegue Corrocher – Poi abbiamo creato la Ex Tempore e abbiamo disseminato gli artisti che dipingevano sotto i portici, la gente era affascinata mentre li guardava, abbiamo portato la musica, creato un giardino in piazza Cima e proposto a bar e osterie di creare spazi all’aperto per bere”.
“La prima edizione è stata grandiosa, si sono contate quasi centomila persone, non si camminava nella via”, conclude il pittore.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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