Conegliano, poche quote rosa tra i candidati sindaci dei capoluoghi al voto. Di Gaspero: “Parità di genere ancora molto lontana, in ogni schieramento”

Sono ancora poche le quote rosa tra i candidati sindaci dei capoluoghi italiani che il 3 e 4 ottobre andranno al voto per le elezioni amministrative.

Secondo un’analisi condotta da Claudio Bozza sul Corriere della Sera, sono 21 i capoluoghi italiani attesi per il cambio del primo cittadino e 18 di questi hanno oramai i candidati sindaci ben definiti.

Candidati di cui solamente 6 sono donne, ovvero 5 appartenenti alla corrente del Movimento 5 Stelle e una alla coalizione di Lega-Fratelli d’Italia, mentre nessuna donna è stata schierata in questo contesto dal Partito democratico.

In un certo senso, quindi, Francesca Di Gaspero, candidato del centrosinistra a Conegliano, rappresenta un’eccezione in uno scenario politico dove i maggiori ruoli sono ancora una prerogativa maschile.

“La strada da fare per la parità di genere è ancora molto lontana in ogni schieramento, sia questo di centrodestra che di centrosinistra – ammette Di Gaspero – Va dato merito alla mia coalizione di aver avuto un’idea lungimirante sia per il programma e la sensibilità verso i problemi della città, sia in termini di affermazione della parità di genere. La mia candidatura ne è solo l’ultimo tassello“.

Secondo il candidato sindaco, proprio la scelta di schierare una donna alle prossime amministrative, in contrapposizione a due avversari uomini, sarebbe una novità portata in città dalla sua coalizione.

“Hanno riconosciuto il tempo giusto per il cambio di rotta – prosegue – Questo è il momento per le donne, anche mamme, di valorizzare la propria peculiare sensibilità sui temi e la propria professionalità. Non è più il tempo della distinzione dei ruoli”.

E di conseguenza tali aspetti, afferma Di Gaspero, troveranno maggiore spazio in quello che sarà il suo programma per la città.

“Da parte mia, ovviamente, ci sarà un’attenzione molto forte ai temi di genere, sviluppando tutta quella serie di servizi che permettono alle donne, siano esse madri o meno, di dimostrare il loro valore – dichiara Di Gaspero – Senza nulla togliere alle altre politiche da mettere in atto, considerate però secondo il mio punto di vista, cioè quello di una donna che, in quanto tale, sa gestire la complessità oltre il singolo problema, che ha una visione d’insieme, indispensabile perché tutte le azioni dell’amministrazione convergano su un unico obiettivo, ovvero il bene della città“.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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