Conegliano, premiazione del concorso “Leopoldo Saccon” per il nuovo logo del Cammino Unesco: il vincitore è l’architetto Matteo Astolfi

Una cerimonia molto partecipata è stata quella che è andata in scena nella tarda mattinata di oggi, venerdì 30 luglio, a Palazzo Sarcinelli a Conegliano, dove si è svolta la premiazione del concorso dedicato a Leopoldo Saccon, architetto noto per essere stato il vero e proprio padre del dossier della candidatura del territorio a Patrimonio Unesco, scomparso lo scorso dicembre a 71 anni. 

Cerimonia svoltasi alla presenza di sindaci e rappresentanti dei Comuni del territorio, di associazioni ed enti di categoria e a una platea di cittadini.

Il bando prevedeva la realizzazione del nuovo logo per il Cammino Unesco: a vincere è stato l’architetto trevigiano Matteo Astolfi, il quale ha spiegato di essersi informato sulla vita di Leopoldo Saccon, a cui il concorso era intitolato, per poter ricavare le informazioni utili al suo progetto.

La cosa più difficile era quella di mettere insieme tanti aspetti in poche linee, in un logo che fosse efficace anche dal punto di vista comunicativo sui social“, ha spiegato e il prodotto da lui presentato ha convinto l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in quanto racchiude l’immagine delle colline stesse, dell’uomo che le percorre e della foglia di vite, simbolo del lavoro che caratterizza questi territori.

“Sono onorato di ricevere un premio così prestigioso – ha aggiunto l’architetto trevigiano – e mi auguro che questo sia un Cammino a 360 gradi e inclusivo”.

Astolfi è stato premiato alla presenza di Marco Pagani, presidente dell’Ordine degli architetti di Treviso, che gli ha consegnato un assegno del valore di 3.500 euro e ha dichiarato: “Avevamo anche in programma un’iniziativa analoga rivolta alle scuole, che poi abbiamo dovuto rimandare. La conoscenza del territorio è fondamentale e l’auspicio e che aumentino concorsi di questo tipo per altre opere”.

Lavoro delle generazioni passate ricordato anche dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale ha delineato il profilo di Saccon: “Lui è stato genitore di questo progetto Unesco, rimanendo sempre un punto di riferimento silenzioso ma convinto, anche quando nessuno ci credeva o volevano bocciare il dossier. Ricordo ancora il suo sorriso a Baku il 7 luglio 2019“.

“Vorrei che il Patrimonio Unesco non venisse identificato come un club di gente che si parla addosso – ha proseguito Zaia – e per questo ci deve essere un piano di gestione per i turisti che verranno a visitarlo. Tutto questo lo dobbiamo al lavoro degli agricoltori, per il quale il Prosecco non è sempre stato sinonimo di ‘schei’; ricordo che il 52 percento dell’area è costituita da boschi, quindi è fondamentale che la gente ci creda”.

Zaia ha annunciato le nuove iniziative in corso, ovvero il censimento dei casolari e la realizzazione di un vero e proprio “albergo diffuso”, “approfittando così di quello che già c’è”.

Come hanno confermato la presidente dell’associazione Patrimonio Unesco Marina Montedoro e il site manager Giuliano Vantaggi, “la scelta del logo per il Cammino Unesco è soltanto il primo step di un programma di passi ulteriori“, che comprende lo stesso Cammino Unesco: quest’ultimo è un percorso di 52 chilometri, che parte da Vidor e arriva a Vittorio Veneto, percorribile in quattro giorni e formato da due percorsi diversi a seconda del livello di difficoltà scelto, che vanno poi a congiungersi nella vittoriese piazza Flaminio.

A mappare il territorio è stato il giornalista e scrittore Giovanni Carraro, il quale ha dichiarato che si è trattato del risultato di una vita dedicata alla riscoperta dei sentieri nostrani: un percorso dove sarà possibile conoscere a fondo il patrimonio storico, paesaggistico e religioso del territorio stesso.

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Il cammino è la metafora della nostra vita“, sono state le parole di Carraro per sintetizzare tale esperienza e, a tal proposito, Marina Montedoro ha ringraziato i Comuni e i volontari dei gruppi alpini e del Cai, per la costante collaborazione finora dimostrata.

Senso di appartenenza e agricoltura eroica sono state le parole d’ordine usate per descrivere il processo in atto targato Patrimonio Unesco e il commissario straordinario di Conegliano, Antonello Roccoberton, ha definito ancora una volta il territorio locale come uno “scrigno di bellezza per cui è necessario fare squadra”.

Non dobbiamo perdere il valore degli agricoltori – è stato invece l’appello lanciato dall’assessore regionale al Turismo e Agricoltura Federico Caneraltrimenti l’abbandono delle nostre colline comporterà la perdita del valore Unesco del territorio. Bisogna quindi coniugare l’aspetto turistico a quello ambientale, valorizzando il prodotto”.

Da parte sua Maria Assunta Botteon, moglie di Leopoldo Saccon, a nome di tutta la famiglia ha ringraziato quanti si sono spesi per l’iniziativa, non senza nascondere una certa commozione: “Leopoldo era un uomo impegnato nel presente ma proiettato nel futuro e la candidatura è nata dalla sua capacità di capire le potenzialità del territorio”.

“Io credo che questo lungo e impegnativo cammino – ha aggiunto – che ci consentirà di godere il nostro territorio, ben rappresenti il lungo e impegnativo cammino avviato da Leopoldo”.

Il logo vincitore e gli altri che hanno partecipato al concorso resteranno esposti a Palazzo Sarcinelli fino al prossimo 12 settembre.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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