Conegliano, presentata la lista “Noi democratici”: “Per cambiare non basta modificare le facce, ma l’approccio alla città”

Presentata ieri sera la lista “Noi democratici Conegliano” a sostegno del candidato sindaco Francesca Di Gaspero, nella sede elettorale di piazza Calvi. Nel corso della serata sono stati citati alcuni degli obiettivi principali che il gruppo si è prefissato di ottenere da queste elezioni.

Gli aspiranti consiglieri si sono presentati, spiegando la motivazione della loro adesione a questa sfida elettorale e specificando la propria professione: una lista che si compone di vari profili, da noti militanti a figure prive della tessera di partito, da studenti a professionisti della cultura e del mondo della scuola, avvocati e impiegati, anche del Comune.

A rompere il ghiaccio con la presentazione è stato Roberto Dall’Acqua, segretario del circolo coneglianese del Partito democratico, il quale ha specificato le peculiarità di “una lista che ha parità di genere”, composta anche da “persone con una storia politica alle spalle”. “L’importante è lavorare tutti assieme – ha dichiarato il segretario – Siamo tutti denti di uno stesso ingranaggio”.

La capolista Isabella Gianelloni, invece, ha specificato la scelta del Partito democratico di non utilizzare il proprio simbolo per le elezioni, “ma di allargare il campo”, per poi citare quelli che ha identificato come essere i problemi della città, ovvero un “centro dimenticato”, la questione delle piste ciclabili, delle periferie. 

“La città ha bisogno di parlare di qualcosa che al centrodestra non piace – ha proseguito – ovvero del sociale e degli anziani: la città non è a misura di chi è in difficoltà. Queste sono le problematiche che vogliamo porre all’attenzione: serve non cambiare facce, ma l’approccio alla città”.

Francesca Di Gaspero ha espresso il proprio orgoglio per la “composizione di una lista eterogenea”: “Cambiare non significa cambiare volto e quello che ha fatto il centrodestra si è visto”. 

Di Gaspero, inoltre, si è focalizzata sulla questione delle associazioni le quali, pur essendo numerose in città, a suo dire mancherebbero di un’unica regia: “Vorremmo istituire un tavolo dove vengono raccolti i progetti delle associazioni, mettendoli in connessione con la parte economica, con il Comune nel ruolo di facilitatore”.

Durante l’incontro si sono espressi anche gli ex consiglieri Alessandro Bortoluzzi e Italo Rebuli. Il primo ha affermato che questa lista è una “proposta inclusiva”: “Un sondaggio mostra che tre coneglianesi su quattro avvertono la necessità di un cambiamento. Bisogna cambiare completamente il paradigma”.

Rebuli, da parte sua, ha ripreso la questione delle 240 associazioni in città, asserendo che queste non sono mai state “invitate alla gestione della città per rappresentare i bisogni di tutti”: “La gente non è stata coinvolta nel processo di trasformazione di Conegliano”.

Presente anche Giovanni Maccarrone, per un certo tempo tra la rosa dei potenziali candidati sindaci per il centrosinistra e ora nella lista degli aspiranti consiglieri: “Ho accettato perché stufo di fare solo critiche sui social. Trovo che sia vergognosa la biblioteca, che si trova in una sede non adeguata”.

“La biblioteca è anche un punto di aggregazione – ha proseguito – e c’è la necessità di trovare una sede adeguata e una scelta dei volumi: oggi ci sono pochi libri”.

All’incontro è intervenuto anche Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito democratico: “Le elezioni per qualcuno sono un gioco di potere per regolare dei conti interni. Per noi, invece, sono un passaggio fondamentale e siamo chiamati a rappresentare chi ha subito sprechi e ingiustizie, che domanda protezione e un futuro”.

“La politica è diventata sempre più virtuale e alla ricerca di like – ha concluso – La politica è fatta invece di gesti concreti, e chiediamo di votare per il cambiamento”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts