Ammodernata e resa accessibile a chiunque grazie a lavori da 1.8 milioni di euro, ma alle prese con alcuni problemi, relativi in particolare ai servizi igienici, a poco più di un anno dalla chiusura del cantiere.
Sia pure in un contesto molto migliorato rispetto a tre anni fa, quando partì l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche un tempo presenti al suo interno, la stazione ferroviaria di piazzale Aldo Moro deve fare i conti con alcuni disagi per gli utenti dei servizi igienici posti accanto al primo binario.
Oltre a una manutenzione non sempre impeccabile, nei giorni scorsi si sono verificati disservizi a causa della chiusura per guasto del bagno femminile, come comunicato da un laconico annuncio su un foglio bianco affisso con lo scotch alla porta d’ingresso.
Per le donne che avevano urgenza di servirsi di una toilette non è rimasta altra scelta che utilizzare il bagno maschile, dove le criticità non mancano, come testimoniano l’asciugamani elettrico danneggiato, con tanto di cavi lasciati a penzoloni, accanto ai lavandini, e una postazione con wc inaccessibile.
Non certo un bel biglietto da visita per chi raggiunge la città del Cima in treno, a maggior ragione se si pensa all’investimento di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) che nel febbraio 2017 avviò una serie di interventi programmati per rendere la stazione più accessibile, funzionale e con i migliori standard di comfort e sicurezza.
Infatti sono stati realizzati due ascensori (uno per marciapiede), innalzate di 55 centimetri le banchine per l’attesa, la salita e la discesa dai treni, in ossequio allo standard europeo previsto per i servizi ferroviari metropolitani, e realizzate nuove rampe e percorsi per chi ha problemi di mobilità.
Ecco perché la scarsa fruibilità dei servizi igienici stona non poco in un contesto così moderno ed efficiente.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
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