Conegliano, progetto di riuso dei computer a supporto della didattica a distanza. Di Gaspero: “Rimettere a nuovo i pc obsoleti per donarli alle famiglie”

Un progetto che prevede la riparazione di computer rimasti inutilizzati da aziende e privati cittadini, per essere donati agli studenti che ne necessitano per la didattica a distanza: è quanto proposto da Francesca Di Gaspero, capogruppo di “Noi democratici” in consiglio a Conegliano, per dare supporto alle famiglie che non hanno pc o supporti a sufficienza per affrontare la dad e, allo stesso tempo, “fare opera di prevenzione ambientale”. 

Di Gaspero ha dichiarato che, secondo una recente indagine Istat, “il 33,8% delle famiglie italiane ha un pc o tablet in casa, mentre il 57% dei ragazzi deve condividere un solo computer in famiglia”.

Siamo purtroppo ripiombati in una situazione di emergenza sanitaria che costringe intere famiglie, non solo a rocambolesche organizzazioni delle giornate tra lavoro e assistenza ai figli in didattica a distanza, ma ci troviamo di fronte a situazioni di disagio familiare dove la mancanza di un computer in casa non permette di seguire la dad – ha dichiarato Di Gaspero – Altre volte semplicemente perché famiglie numerose non riescono a garantire la frequenza scolastica ai figli, nelle stesse fasce orarie, con più dispositivi collegati“. 

La proposta di Di Gaspero, quindi, è quella che aziende e le realtà in possesso di dispositivi obsoleti possano donarli a un team di volontari specializzati, che si occupino di andare a ritirare i computer inutilizzati e di rigenerarli, per un loro riuso.

“Ci sono stati aiuti statali alle scuole per garantire un tablet a tutti gli alunni, ma forse di questa opportunità non tutti i nuclei familiari hanno potuto usufruirne – ha proseguito Di Gaspero – Propongo all’assessore competente, agli istituti scolastici, ai genitori che fanno parte dei consigli di istituto, alle parrocchie, all’associazione Ricrearti, alla Savno e alle aziende che dismettono pc di collaborare, per andare incontro alle famiglie (che non possiedono computer o non ne abbiano abbastanza per tutti i figli e per gestire lo smart working) di aderire a un progetto che vorrei si sviluppasse e che rientra in una dimensione più ampia“. 

“Un tecnico informatico, gratuitamente, assieme a un team di professionisti, metterebbe a nuovo la strumentazione obsoleta che, altrimenti, verrebbe scartata, fornendo così nuovi terminali a chi ne facesse richiesta – ha aggiunto – Questo progetto ha una dimensione più ampia e nobile: trasformare ‘un rifiuto’ in una risorsa, per non lasciare indietro nessuno, è un dovere di tutti”. 

“L’emergenza che stiamo vivendo può essere il trampolino di lancio per un’iniziativa di solidarietà e di protezione dell’ambiente”, ha concluso Francesca Di Gaspero.

(Foto: Web).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts