Conegliano, progetto di “videosorveglianza integrata”: approvata la mozione dei consiglieri di minoranza Bortoluzzi e Di Gaspero

Un “progetto di videosorveglianza partecipata” è il contenuto della mozione presentata durante il consiglio comunale di ieri, giovedì 24 febbraio, a Conegliano dai consiglieri Alessandro Bortoluzzi (gruppo misto) e Francesca Di Gaspero (Noi democratici).

Bortoluzzi ha sostenuto che non devono essere sottovalutati i fatti di microcriminalità avvenuti in città, facendo notare come cambiano le modalità dei furti, con i malviventi che si intrufolano nelle abitazioni in orari sempre diversi, in alcuni casi senza preoccuparsi di trovare all’interno i proprietari delle dimore.

Il consigliere ha inoltre citato il “tema dei vandalismi e del degrado”. A fronte di ciò, ha osservato che il sistema di videosorveglianza si è rivelato utile anche ad assicurare i responsabili alla giustizia.

Proprio per questo, Bortoluzzi ha riferito che alcuni cittadini residenti in zone residenziali gli avrebbero detto di sentirsi più sicuri con l’installazione di ulteriori telecamere.

“Questa mozione riguarda un progetto di videosorveglianza partecipata, la città non sarebbe in grado di garantire un sistema capillare”, ha osservato Alessandro Bortoluzzi, spiegando che tale progettualità prevede l’acquisto di telecamere da parte di soggetti privati, poi implementate e collegate al Comando di Polizia locale.

Al Comune spetterebbe il compito di garantire la manutenzione di queste stesse telecamere e il loro controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Un tassello, secondo il consigliere, per “aumentare la sicurezza e la percezione di sicurezza”.

Una mozione che ha trovato pieno appoggio da parte del capogruppo della Lega Maurizio Tondato, il quale ha rimarcato la necessità di mettere in atto delle iniziative per prevenire eventuali episodi di criminalità.

“Conegliano non è una metropoli ed è possibile tenerla sotto controllo”, ha aggiunto Tondato, sostenendo che non tutti denunciano quanto subìto, “anche per la perdita di fiducia di fronte alle istituzioni”.

Il consigliere di maggioranza Enzo Perin ha invece commentato la mozione, sostenendo che , “per essere votata favorevolmente”, non avrebbe dovuto riportare il termine “partecipata”.

“Conegliano è stata dipinta come se fosse la capitale della delinquenza – ha obiettato il sindaco Fabio Chies – In due mesi sono avvenuti 11 furti nelle case e nel 99% dei casi c’è la denuncia. Il problema c’è ma bisogna mettere in campo tutte le risorse possibili”.

Il primo cittadino ha poi riferito di aver richiesto al prefetto di Treviso un aumento del numero di Carabinieri in campo: “Non bisogna fare a gara tra chi ama di più la legalità. L’emendamento a cui Perin fa riferimento riguarda il fatto che il progetto di videosorveglianza deve fare capo alla Polizia locale e non ai cittadini”.

Alla luce di ciò, quindi, Bortoluzzi ha proposto di modificare il tutto in “progetto di videosorveglianza integrata”. La mozione, in questa formula, è stata approvata all’unanimità.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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