Conegliano, proposto il progetto di “Shopping Center-stazione Unesco”, iniziativa di rigenerazione urbana in chiave turistica

Dopo lo stop forzato causato dalla pandemia, l’Associazione Unesco sta riprendendo il proprio percorso di valorizzazione del territorio, un impegno evidente dalla prima assemblea svoltasi proprio questa settimana (qui l’articolo) mentre, nel frattempo, emergono proposte di progetti in chiave Unesco.

È il caso del progetto “Shopping Center-stazione Unesco”, progetto concepito a Conegliano lo scorso anno da un comitato promotore assieme a Confartigianato e Confcommercio, che era stato già sottoposto all’attenzione della precedente amministrazione comunale e ora al commissario straordinario Antonello Roccoberton e all’Associazione Unesco.

Progetto che incontra il favore della Pro loco e di altre associazioni di rappresentanza professionale ed economica.

Lo Shopping Center di Conegliano, che sorge sul sedime del Consorzio agrario attivo fino alla fine degli anni Ottanta, è stato inaugurato il 20 ottobre 1996 e nel 1991 era stato definito dall’architetto Toni Follina come “un porto di terra” e una “testa di ponte”: sulla scia di queste parole, il progetto concepisce l’area come un polo logistico in grado di accogliere, per spazi (un volume complessivo di 130 mila metri cubi, articolato su nove livelli) e posizione, il flusso di turisti provenienti dalle principali arterie di collegamento e dalla vicina stazione ferroviaria, “senza ricorrere al consumo di nuovo suolo”.

Si tratta di un progetto di riadattamento strutturale dello Shopping Center, che prevede il collegamento diretto dell’area alle pensiline e ai binari della stazione ferroviaria tramite un percorso pedonale e una scala mobile, a cui si aggiungono la sistemazione e l’ampliamento dei parcheggi adiacenti di via Pittoni e via del Ruio, oltre alla rivisitazione dell’area in chiave turistica.

Gli uffici dello Iat, del Consorzio di Tutela, dell’Associazione Unesco e della Pro loco, sportelli bancari, servizi igienici, negozi di souvenir e prodotti tipici del territorio, spazi espositivi, una sala riunioni e un posto di Polizia: sono gli elementi indicati all’interno del progetto con l’obiettivo, oltre a quello di accoglienza del turismo in area Unesco, di provocare una ricaduta socioeconomica sulla città.

E proprio sulla scia di tali finalità, verrebbe riorganizzato in chiave turistica anche il tradizionale mercato dell’agricoltore, che si svolge nello Shopping Center nelle mattinate del mercoledì e del sabato.

Progetti come quello presentato indicano quanto sia già in atto un certo fermento per vivere e presentare il Patrimonio Unesco locale, una volta conclusa la pandemia.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati