È nata nel 1994 la storia della palestra “Ren Bu Kan Karate” di Conegliano, e da quel momento non si è mai fermata. Mai prima di questa anomala annata, che ha costretto tutti ad un brusco stop. Ma ora, a meno che la situazione non cambi repentinamente, i corsi ricominceranno la settimana del 14 settembre.
Perché forse non tutti sono a conoscenza del fatto che il Karate non è un’arte marziale esclusivamente di contatto ma si divide sostanzialmente in tre componenti fondamentali: kihon, kata e kumite.
Per quanto riguarda il “kumite”, il problema di questi tempi è che ci si trova a dover affrontare un avversario, con il massimo controllo e il massimo rispetto, ma pur sempre uno di fronte all’altro, a distanza ravvicinata.
“Sarà da evitare il combattimento, in modo da rispettare precisamente le distanze di sicurezza tra atleti – afferma il presidente e maestro Franco Campanati – È importante per il bene di tutti seguire con scrupolo le direttive ed è proprio per questo che ci dedicheremo allo studio di kihon e kata”.
Come spiegava il “Sensei”, il combattimento non è l’unica attività contemplata: ci si potrà infatti, in questi tempi difficili, concentrare sui “kihon”, l’insieme delle tecniche fondamentali che sono alla base di qualsiasi espressione della disciplina, e i “kata”, sequenze di tecniche preordinate che rappresentano un possibile combattimento reale ma contro avversari immaginari, da “eseguire correttamente” poiché “essi sono differenti dal combattimento”, come predicava Gichin Funakoshi, fondatore dello stile Shotokan, applicato nel “dojo” di Conegliano.
Campanati, cinque volte Campione italiano, sei volte Campione europeo, Vicecampione del mondo nel ’94 e Campione del mondo ’96, ha cominciato a insegnare “un po’ perché era consuetudine farlo” quando la sua carriera agonistica lo impegnava meno, e poi non ha più smesso.
E ora è pronto, insieme agli altri maestri, per ripartire, anche se con qualche restrizione. “Cercheremo di spiegare in particolare ai bambini questi nostri nuovi comportamenti, come il fatto che arriveranno già vestiti, che i genitori non saranno lì a guardarli per tutta la durata degli allenamenti e che dovranno farsi misurare la temperatura prima di ogni lezione – conclude la maestra Alessandra Piaceri – Nonostante la situazione complicata non vogliamo abbatterci e l’obiettivo è quello di ripartire prestissimo”.
(Fonte: Aurora Riponti © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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