E’ stata revocata “con effetto immediato” l’ordinanza che consentiva l’accensione di un massimo di 8 Panevin nel territorio del Comune di Conegliano in occasione della prossima Epifania.
Lo scorso 9 dicembre, infatti, era stata pubblicata un’ordinanza che prevedeva nel territorio coneglianese l’accensione di un massimo di 8 tradizionali falò, con la precedenza data ad associazioni, parrocchie e comitati di quartiere. La stessa ordinanza forniva le disposizioni necessarie alla presentazione delle istanze per l’autorizzazione di questi Panevin, che sarebbero dovute pervenire in Comune entro lo scorso 20 dicembre (qui l’articolo).
Tuttavia, considerato l’aggravarsi della situazione epidemiologica e l’esito della Conferenza dei sindaci con l’Ulss 2 dello scorso 17 dicembre, che ha stabilito di evitare ogni forma di assembramento (con il conseguente “divieto di Panevin e altri festeggiamenti tradizionali in area pubblica e privata”), la scelta anche nel Comune di Conegliano è ricaduta sull’annullamento dei tradizionali falò e sulla revoca della stessa ordinanza, come già avvenuto in altre realtà comunali, tra cui Treviso.
“Adesso, con le disposizioni dell’Ulss 2 e della Conferenza dei sindaci di qualche giorno fa alla luce dell’evoluzione dei contagi, gli eventi sono vietati – ha affermato il dirigente comunale Giovanni Tel, firmatario della prima ordinanza e della sua revoca – Quindi revoco la mia ordinanza e si vedrà di fare qualcosa, speriamo, tra un anno”.
Oltre al divieto di “accensione di ogni falò in area pubblica o privata”, la nuova ordinanza (che sostituisce la precedente) prevede inoltre una sanzione pecuniaria per i trasgressori che va da un minimo di 80 a un massimo di 500 euro.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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