Lo scorso giovedì 1 ottobre ha riaperto i battenti il Museo civico del castello di Conegliano, dopo la chiusura avvenuta con il lockdown. Il Museo sarà aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.
Apertura avvenuta all’insegna del rispetto delle regole di prevenzione anti-Covid per i visitatori: oltre all’obbligo di tenere sempre la maschera alzata su bocca e naso, il pubblico dovrà utilizzare il gel disinfettante situato all’ingresso e all’interno del Museo.
I visitatori, inoltre, dovranno compilare un’autocertificazione all’ingresso e consegnarla all’operatore in biglietteria mentre, sia negli spazi interni che esterni, dovrà essere rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro.
Negli spazi espositivi del Museo sono ammesse al massimo otto persone, mentre i gruppi con accompagnatore potranno avere non più di sedici visitatori.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 0438/22871 oppure scrivere all’indirizzo museo@comune.conegliano.tv.it.
Quest’estate il castello, e di riflesso il Museo civico di Conegliano, era entrato al centro della cronaca, per il caso di furto di una testa di marmo, della misura di venti centimetri per dieci: nello specifico, il furto era avvenuto in sala Vazzoler dove, di norma, vengono celebrati i matrimoni (vedi articolo).
Il furto era stato messo a segno da ignoti, contro i quali era stata sporta denuncia, probabilmente subito dopo la fine del lockdown: erano stati controllati tutti i luoghi dove, solitamente, vengono riposti i vari elementi durante le pulizie, compresa la cassaforte.
In quell’occasione, l’assessore alla Cultura Gaia Maschio aveva fatto un appello affinché i responsabili restituissero, anche in anonimato, la testa di marmo. Ma tale appello, finora, non è stato ascoltato.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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