Oggi, 9 maggio, ricorre il tragico anniversario del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro nel bagagliaio di una Renault 4 rossa rubata, ucciso per mano delle Brigate Rosse.
Anche Conegliano ha voluto ricordare la figura del politico tramite una cerimonia commemorativa che si è svolta questa mattina alle ore 11.30 e una targa (nelle foto) posta sullo stabile della stazione dei treni. Ad aver richiesto tale celebrazione è stato il capogruppo del Partito democratico Alessandro Bortoluzzi: “Non tutti sanno che lo slargo antistante la stazione porta il nome di Moro e mi sarebbe spiaciuto che la nostra città non ne valorizzasse la figura”.
“Porre una targa – ha continuato Bortoluzzi – vorrebbe dire, passandoci davanti quotidianamente, dedicare un pensiero sia a Moro sia agli uomini della scorta che sono morti”.
Una cerimonia che ha visto una certa partecipazione e un coinvolgimento tale da essere ricordata dallo stesso sindaco Fabio Chies anche nell’incontro dei festeggiamenti per lo scudetto dell’Imoco Volley svoltisi un’ora dopo, dove ha ricordato il fatto che, nonostante tutto, si trattasse di “una giornata particolare e toccante”.
Era il 16 marzo del 1978, quando Moro, accompagnato da cinque uomini della scorta, si stava recando dalla sua abitazione romana verso la Camera dei Deputati, in occasione della presentazione del governo guidato da Giulio Andreotti. Le Brigate Rosse tesero un agguato al politico, che venne sequestrato: morirono tutti gli uomini della scorta.
Dopo 55 giorni di prigionia le Brigate Rosse decisero di porre fine al sequestro e alla vita di Moro stesso: lo fecero salire nel bagagliaio della Renault con la scusa di un trasferimento di luogo, e una volta coperto, gli spararono 10 colpi d’arma da fuoco, abbandonando auto e cadavere. Moro venne ritrovato il 9 maggio del 1978 in via Caetani, strada simbolica perché vicina sia a piazza del Gesù – sede nazionale della Democrazia Cristiana – e a via delle Botteghe Oscure – sede del Partito Comunista Italiano.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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