Giovedì si terrà la prossima seduta del consiglio comunale a Conegliano (qui l’articolo) e, nel frattempo, il tema dello svolgimento delle sedute, e in particolare la possibilità delle riprese video delle stesse, è una questione che tiene banco essendo stata trattata il 17 febbraio nella seduta della commissione consiliare “Controllo e garanzia”, durante la quale il consigliere del gruppo misto Alessandro Bortoluzzi è stato nominato presidente della commissione stessa.
Secondo quanto spiegato dal segretario generale Giampietro Cescon in quell’occasione, il tema richiederebbe due soluzioni possibili, ovvero la modifica del regolamento consiliare attuale, con l’inserimento delle “norme che disciplinano tale materia”, oppure la costituzione di un regolamento autonomo che riguardi proprio la questione delle riprese video e audio delle sedute comunali, per il quale “non servirebbero tanti articoli”.
Attualmente i consigli comunali coneglianesi non sono aperti al pubblico, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ma è possibile ascoltarli in diretta sul canale YouTube del Comune, senza però avere a disposizione un video “di accompagnamento” all’audio stesso.
Per poter beneficiare del filmato, Cescon ha osservato che attualmente la sala consiliare è sprovvista degli apparecchi necessari per provvedere a tale esigenza e, in alternativa, dovrebbe essere affidato a dei soggetti esterni, nel caso il Comune decida di non adottare tali tecnologie. Oltre a ciò, ha rilevato il segretario generale, non è da scordare la questione del consenso al trattamento dei dati da parte dei consiglieri.
Il tema, già in sede di commissione, ha visto una disparità di opinione tra maggioranza e minoranza: nel primo caso, Matteo Zucol (Forza Italia) ha osservato che ciò richiederebbe una spesa che si aggira tra i 40 e 60 mila euro e che la trasmissione esclusivamente via audio sarebbe più che sufficiente, un’opinione appoggiata da Paolo Manzalini (Chies sindaco Avanti Tutta).
Dall’altra parte, tale prospettiva ha visto il favore di Maurizio Tondato (Lega) e Filippo Secolo (Libertà civica e popolare – Conegliano al centro), il quale ha osservato che la trasmissione video del consiglio comunale andrebbe a favorire una maggiore partecipazione della cittadinanza (a suo dire le “dirette audio hanno una scarsa qualità”), citando a tal proposito il caso di Vittorio Veneto come esempio.
Un ammodernamento in generale del Comune sarebbe necessario anche secondo il presidente del consiglio comunale Isabella Gianelloni. Da parte sua, l’assessore Gianbruno Panizzutti ha riferito che cinque anni fa la medesima proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle non aveva trovato seguito, a causa del rifiuto di due dipendenti comunali, coinvolti nella seduta, di farsi riprendere.
E proprio sul tema della privacy si è focalizzato Panizzutti, facendo presente il rischio di qualche strumentalizzazione sul web di questi video: “Dubito che qualcuno resisterà alla tentazione di fare qualche ‘meme’ su di noi”.
Una questione che potrebbe tornare all’ordine del giorno della prossima seduta di commissione, se non addirittura in consiglio comunale e che nel frattempo è stata ripresa dal gruppo coneglianese di Fratelli d’Italia.
“È un piacere apprendere che il Comune di Conegliano è uno dei pochi che ancora si limita a trasmettere il consiglio comunale con solo audio sul canale YouTube – fa sapere il gruppo in una nota – Nel momento in cui uno decide di mettersi in campo al servizio del cittadino, non diventa un personaggio pubblico? Nel momento in cui si viene invitati a una trasmissione televisiva, il problema della privacy sembra non esserci più e tanto meno quando bisogna apparire sul giornale”.
“Trasmettere anche il video del consiglio comunale è di estrema importanza, perché invoglia il singolo cittadino a seguirlo, incrementandone quindi la partecipazione: aiuta ad associare la voce a un volto, cosa che ora gli viene vietata – ha proseguito – Siamo fermamente convinti che bisogna incominciare a essere un ‘personaggio pubblico’ in qualsiasi situazione essa lo richieda, senza tirarsi indietro per questioni futili e fini a se stesse”.
Tema su cui si è espresso anche il sindaco Fabio Chies: “Penso che sia una questione che riguarda il consiglio comunale. Sicuramente, per chiunque voglia ascoltare il consiglio, ci sono le registrazioni”.
“Trasparenza è avere gli atti e avere le registrazioni del consiglio che sono a disposizione di tutti – ha proseguito – Poi, la questione video è abbastanza delicata sia dal punto di vista dei costi che delle opportunità: è una questione che riguarda il consiglio comunale e mi attengo a quello che deciderà”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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