Conegliano, ritrovato un cadavere in via Pittoni: al magistrato la decisione dell’autopsia per risalire alla sua identità

Via Pittoni, teatro del tentato scippo di questa mattina ai danni di un’automobilista

Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto ieri, venerdì 16 luglio, all’interno di un’abitazione disabitata di via Innocente Pittoni, a Conegliano.

Secondo una prima analisi l’uomo, probabilmente lì perché senza fissa dimora, sarebbe deceduto per cause naturali, ma stamane l’analisi del medico legale chiarirà questo aspetto.

Nel frattempo, sono in corso le attività di identificazione condotte dalla Polizia locale di Conegliano, necessarie per accertare l’età esatta dell’uomo e la sua nazionalità.

Come confermato dalla stessa Polizia locale, infatti, tali indagini serviranno per chiarire quelle che, per ora, sono soltanto delle supposizioni e, per questo motivo, al momento viene mantenuto il massimo riserbo sul fatto, almeno fino a quando le attività di identificazione non consentiranno di ricostruire meglio il profilo dell’uomo.

Nelle prossime ore ci potrebbero già essere degli aggiornamenti sulla vicenda.

Aggiornamento delle ore 18

Resta ancora privo di identità il cadavere rinvenuto in una dimora disabitata, situata in via Innocente Pittoni a Conegliano, di proprietà della parrocchia di San Rocco.

Nonostante l’analisi del medico legale, il quale ha confermato il decesso per cause naturali, non è stato possibile ancora identificare il corpo o prendere le impronte, perché in avanzato stato di decomposizione. Neppure l’attività della Polizia scientifica di Treviso ha consentito il riconoscimento della salma.

L’uomo, probabilmente un ghanese di età compresa tra i 40 e i 50 anni, non aveva alcun documento di identità con sé e, per tal motivo, ora spetterà al magistrato la decisione di predisporre ulteriori accertamenti, ovvero l’autopsia e l’esame del Dna.

Nel frattempo proseguono le indagini da parte della Polizia locale di Conegliano, che ha riferito come probabilmente si tratti di un senzatetto.

A rinvenire il corpo è stato il parroco di San Rocco, il quale era solito andare a controllare la casa almeno una volta a settimana: nell’ultima settimana aveva soltanto verificato che il portone non fosse stato forzato, come invece già avvenuto in passato.

Stavolta, però, alla vista di un balcone rimasto semiaperto, aveva deciso di recarsi all’interno per chiuderlo e, insospettito dal cattivo odore che aleggiava, aveva in seguito trovato il cadavere sul letto di una camera, in avanzato stato di decomposizione.

Un fatto che ha suscitato diverse riflessioni in città, in primis da parte di Isabella Gianelloni della coalizione “Noi per Conegliano”, la quale ha espresso profonda pietà per colui che ha definito come “l’ennesimo caduto sull’altare della miseria” dalle “premesse tristissime”, ricordando come la città debba essere prima di tutto una comunità.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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