Sono impietosi i dati forniti dal presidente di Savno Giacomo De Luca e dal sindaco di Santa Lucia Riccardo Szumski relativamente alla penosa e incivile abitudine di abbandonare rifiuti. In sole 3 settimane 39 “furbetti” sono stati pizzicati nell’atto di abbandonare rifiuti nelle immediate adiacenze del cimitero di Sarano.
Un risultato eclatante reso possibile dal nuovo sistema di videosorveglianza mobile, frutto della stretta collaborazione tra Savno e il comune di Santa Lucia, installato in via sperimentale in alcuni dei punti critici del territorio comunale. Purtroppo non è un caso isolato visto che nel coneglianese una signora è riuscita ad abbandonare i propri rifiuti per ben 12 volte in 9 giorni. Gli ecovandali abbandonano di tutto visto che, dal cartongesso alle sacche per la dialisi passando per gli animali macellati, il campionario degli abbandoni non risparmia nulla.
Lo stesso vale per i luoghi. Cestini urbani, cassonetti, cimiteri. Particolare il caso degli ecocentri, saccheggiati dei rifiuti “rivendibili” come gli schermi dei televisori, con gli scarti degli stessi abbandonati all’interno delle aree alla rinfusa. Ma nonostante le sanzioni applicate (6.600 euro solo a Santa Lucia di cui oltre 1.000 alla coneglianese recidiva) e nonostante l’instancabile lotta di Savno agli incivili che ha portato nel 2018 ad effettuare ben 1182 sopralluoghi che si sono tradotti in 27.705 euro di sanzioni già emesse e altre in fase di accertamento, con l’individuazione di 117 evasori e di 34 nuclei familiari irregolari, molto rimane ancora da fare.
Tra l’altro i rifiuti abbandonati alla rinfusa contengono quasi al 95% materiale riciclabile, che non può essere riciclato divenendo un enorme costo per tutta la collettività. Il fenomeno purtroppo non accenna a diminuire e negli ultimi anni l’incivile abitudine degli abbandoni non ha mostrato significativi segni di miglioramento.
{cwgallery}
Ma qual’ è l’identikit degli ecofurbi? Non ci sono distinzioni né di età, né di fascia sociale né di etnia, visto che sono state colte in flagrante persone di ogni tipo e condizione. Ora Savno, in collaborazione con tutte le amministrazioni del Bacino, ha deciso di passare al contrattacco, con una stretta sui controlli resa possibile grazie al lavoro congiunto degli ecovigili e della Polizia municipale ma soprattutto attraverso l’installazione di telecamere di ultima generazione.
“I risultati ottenuti con questa sperimentazione – hanno commentato il presidente De Luca e il Sindaco Szumski – ci spingono a continuare sulla strada intrapresa, visti i tanti abbandoni che flagellano il territorio. Oltre ai rifiuti gettati nelle campagne, gli “ecofurbi” si cimentano ormai sempre più spesso in “imprese” cittadine, senza alcuna remora. Le telecamere sono indispensabili per sanzionare chi abbandona i rifiuti, ma da sole non bastano. Contiamo anche sulla collaborazione della maggioranza di persone per bene che si indigna, proprio come noi, davanti a questi episodi. I nostri controlli sono pertanto solo una parte importante di questa difficile battaglia contro l’inciviltà che non può fare a meno della collaborazione dei cittadini. È infatti soltanto con un cambio di mentalità e con l’educazione, che il problema potrà essere, se non completamente risolto, almeno migliorato”.
De Luca e Szumski vanno oltre. Non solo telecamere a presidiare i comuni del bacino, ma anche un inasprimento delle pene omogeneo in tutti i comuni del bacino, anche sotto forma di lavori sociali per i trasgressori. Una vera e propria guerra agli ecofurbi che Savno e i comuni del Bacino, tutti insieme, vogliono vincere nell’interesse della collettività.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
Foto: Qdpnews ® Riproduzione riservata – Savno).
#Qdpnews.it