Anche se i dati sono ancora parziali e lo spoglio dei voti è tuttora in corso, il quadro è chiaro: Piero Garbellotto è in testa dopo il primo turno delle elezioni amministrative e tra due settimane andrà al ballottaggio, con ogni probabilità con l’ex sindaco Fabio Chies.
Intorno alle 20, infatti, Garbellotto aveva guadagnato il 37,8%, seguito da Chies con il 32,6%, terza Francesca Di Gaspero con il 25,1%. In coda Lorenzo Damiano con il 2,98% e Antonio Quarta con l’1,49%.
Elezioni che hanno registrato un’affluenza alle urne pari al 53,81%, poco superiore alle passate elezioni e comunque una cifra che ha tradito quelle che erano le aspettative, considerato l’anno di commissariamento che ha caratterizzato la città di Conegliano.
Visibilmente soddisfatto Garbellotto, il quale ha ricordato che si trattava della sua prima corsa politica: “I cittadini hanno dato la propria preferenza a persone nuove e il risultato è sotto gli occhi di tutti”.
“Affronteremo le prossime due settimane con lo stesso entusiasmo e stile, portando contenuti importanti – ha proseguito – Ci auguriamo che ci sia ancora affluenza al ballottaggio, perché è importante che i cittadini scelgano il proprio futuro”.
Arrivato a Conegliano anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale ha definito “strepitoso” il risultato raggiunto. “Questa è stata una sfida nella sfida – ha sostenuto Zaia – perché Piero Garbellotto rappresenta una novità. È già un grande risultato aver superato il sindaco uscente”. Sulla percentuale di affluenza Zaia ha osservato, però, che si è pagato lo scotto di quanto è avvenuto.
E il ballottaggio era invece l’obiettivo a cui puntava la coalizione di Fabio Chies: “Arrivare al ballottaggio, a una sfida con l’altro candidato senza partiti, era il nostro obiettivo”. “Mi spiace per chi pensava di poter vincere al primo turno – ha proseguito Chies – Ci davano per morti ancora prima di iniziare”.
E sul prossimo futuro Chies ha dichiarato di avere le idee ben chiare: “Se vinceremo continueremo con il buon lavoro fatto finora, mentre l’altra eventualità non la prendiamo neppure in considerazione”.
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