L’ordinanza firmata dal sindaco di Conegliano Fabio Chies per dare un freno agli eccessi del divertimento notturno in centro (qui l’articolo) ha toccato uno degli argomenti più caldi in città. Da anni non solo maggioranza e opposizione, ma anche i privati cittadini, dibattono sulle modalità per rivitalizzare il centro e, allo stesso tempo, sulla necessità di garantire il decoro dei luoghi storici di Conegliano, che negli ultimi anni sono stato teatro di brutti episodi di inciviltà.
La necessità di far ripartire le attività cittadine dopo il lockdown, garantendo allo stesso tempo il rispetto del divieto di assembramenti, ha reso certamente più stretto il margine di azione dell’amministrazione in tal senso. Dopo l’emanazione della nuova ordinanza sindacale le opposizioni coneglianesi hanno voluto intervenire nel dibattito, offrendo una visione alternativa del problema.
Il Partito Democratico, per voce del capogruppo in consiglio comunale Alessandro Bortoluzzi, accoglie positivamente la decisione del sindaco di voler agire ma critica le modalità, considerate troppo penalizzanti per le attività.
“Dubitiamo che il problema della movida molesta venga risolto da questa ordinanza, che certamente creerà problemi agli esercenti”, spiega Bortoluzzi, contrario all’obbligo di chiusura all’una di notte per i locali che somministrano bevande e alimenti e al fatto che essa si applichi a tutta la città, e non solo al centro dove si registrano solitamente i problemi.
Alcune misure sono condivise dal Pd: “Siamo d’accordo con il divieto di bivacco in tutto il centro storico. Bene anche il divieto di consumo di alcolici al di fuori delle aree pertinenziali dei locali pubblici e il divieto di utilizzo di plateatici quando sono chiusi al pubblico”.
La soluzione, prosegue Bortoluzzi, potrebbe essere un’altra, che garantirebbe l’ordine senza penalizzare i locali: “Noi chiediamo di togliere l’obbligo di chiusura e di potenziare i controlli attivando il turno serale e notturno con una pattuglia appiedata di vigili urbani, ricorrendo anche a guardie private, cosa chiesta in passato dagli stessi esercenti e mai attuata”.
“In mancanza di controlli l’ordinanza è inutile”, conclude Bortoluzzi.
Il Movimento Cinque Stelle accoglie favorevolmente nuove regole che vadano a riportare disciplina nel centro città, ma chiede un’azione di più ampio respiro che punti ad educare i giovani al rispetto del bene pubblico, oltre a un maggiore impegno dell’amministrazione nella cura della città.
“Conegliano ha bisogno di ripartire in tutte le sue attività, e questo significa che i turisti che torneranno in città dovranno trovarla in ordine, pulita, sia per quanto riguarda l’assenza di rifiuti sia riguardo la cura delle aree verdi, dei tombini e dei fossati”, spiega il capogruppo 5S Alberto Ferraresi.
“Per ripartire Conegliano ha certamente bisogno di decoro, che significa anche una costante pulizia di tutte le zone della città, ma anche riprendere l’insegnamento dell’educazione civica ai ragazzi”, prosegue, proponendo il coinvolgimento delle associazioni sportive in quest’ultimo punto.
“L’educazione civica andrebbe insegnata ai giovani assieme all’attività fisica: nel momento in cui i ragazzini frequentano palestre e associazioni sportive gli va spiegato l’ordine, la pulizia e il rispetto della raccolta differenziata”, continua il capogruppo, concludendo: “Le associazioni devono rendersi protagoniste nell’insegnare ai più giovani che ognuno deve fare la propria parte nel tenere la città pulita, e sono sicuro che bambini e ragazzi ascolteranno”.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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